ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su
LA NAZIONE Il Resto del Carlino IL GIORNO

(Sezione:  Il Resto del Carlino   Pag.     )
Giovedì 6 Marzo 2003

 

 

Faranda in lacrime, Olga D'Antona l'abbraccia


 

Incontro, confronto e alla fine un abbraccio, ieri mattina negli studi di La7, tra Olga D'Antona e Adriana Faranda (nella foto). Quando la moglie del sindacalista assassinato ha finito il suo racconto, l'ex brigatista è scoppiata a piangere e alla fine della trasmissione le due donne si sono abbracciate. «Emozionante e commovente»: così ha commentato Adriana Faranda. «E' stata una di quelle occasioni rare — ha aggiunto — in cui si dialoga, in cui si riesce a comunicare». «C'è stata una grande tensione emotiva per tutta la trasmissione. Entrambe — ha detto Antonello Piroso, il giornalista che conduce 'Il fatto del giorno' che aveva tra gli ospiti in studio anche il sottosegretario Mantovano e l'ex ministro dell'Interno Bianco — hanno cercato di tenere sotto controllo le loro forti emozioni».

Il pianto della Faranda non è stato visto dai telespettatori perché in quel momento passava la pubblicità. L'ex brigatista si è ripresa subito e quando ha detto che il macigno dell'esperienza vissuta non la lascia mai, Olga D'Antona, che aveva evitato di incrociarne lo sguardo fino a quel momento, si è rivolta a lei e le ha detto: «Guardi signora so che lei non ha ammazzato nessuno. Questo fa la differenza». Adriana Faranda, nata in Sicilia nel '50, di famiglia benestante, nei primi anni Settanta passò da Potere Operaio alle Br. Fu la 'postina' durante il sequestro Moro. Con Valerio Morucci si oppose alla decisione di uccidere il leader Dc. Per questo ruppe con le Br, da cui uscì nel gennaio '79. Quattro mesi dopo fu arrestata. Dissociata, condannata a 22 anni, nel maggio del '95 ha finito di scontare la pena. Vive a Roma con la figlia Alexandra e lavora come tecnica informatica.


 

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