Roma Niente tasse per un anno a chi fa arrestare in flagranza il responsabile dei più comuni e odiosi reati commessi in strada, come lo scippo. È la proposta choc del presidente del Cocer dell’Arma, il generale Serafino Liberati, che ha una ricetta anche per i furti in appartamento: aumentare il numero dei portieri dei condomini esentando dal pagamento dei contributi i datori di lavoro. Liberati - che è anche comandante del Racis, la “scientifica” dell’Arma, da cui dipendono i Ris - spiega che «il problema della sicurezza non si risolve aumentando a dismisura il numero delle forze di polizia sul territorio. Non si possono militarizzare le città».

L’alto ufficiale avanza tre proposte,«largamente condivise all’interno del Cocer» dei carabinieri. La prima è quella di istituire anche in Italia una banca dati del Dna: «In Europa ce l’hanno tutti, tranne Portogallo, Grecia e Malta». La banca dati consentirebbe di procedere «molto più speditamente» nelle indagini in cui è fondamentale confrontare le tracce di Dna trovate sulla scena del delitto con quelle dei sospetti, che oggi devono dare il consenso al prelievo. Sul fronte della criminalità diffusa che affligge le città, il generale distingue tra reati che si registrano negli appartamenti e quelli di strada. Nel primo caso, sostiene, bisogna partire dal fatto che la vigilanza eserciutata dai portieri dei condomini costituisce «la più efficace deterrenza». «Ma i portieri - afferma - sono sempre meno perché costano. Allora perché non esentare dal pagamento dei contributi chi li assume?». Per i reati di strada - aggiunge - «ci sono 6 o 7 fattispecie odiose: scippi, rapine e stupri, che spesso avvengono sotto gli occhi di testimoni che preferiscono non parlare. Perché non esentare dal pagare ogni tipo di tassa per un anno chi consente alle forze di polizia di arrestare in flagranza l’autore?».

Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha contestato la proposta, sottolinenando la necessità di una collaborazione dei cittadini senza incentivi.