ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su Secolo d'Italia (Sezione: Prima Pagina e Pag. 5) |
Giovedì 24 marzo 2005 |
ALFREDO MANTOVANO
Alessandra? Starebbe
meglio coi radicali
che con l’ultradestra
La riammissione alle elezioni regionali del Lazio di Alternativa sociale da parte del Consiglio di Stato impone alcune considerazioni politiche. La lista guidata da Alessandra Mussolini viene qualificata "destra radicale", ma questa definizione non è corretta. Alternativa sociale si rivolge ad un bacino elettorale che, per una serie di ragioni, viene raggiunto dalla comunicazione politica in forma molto elementare. AS è costituita da quadri di partito caratterizzati da una mentalità, prima ancora che da una prospettiva politica, direttamente riconducibile (ricordando le distinzioni di De Felice) alle suggestioni del fascismo-movimento. Tale area è solitamente ignorata dai mass media - quando in passato l'hanno presa in considerazione è avvenuto solo per demonizzarla, o al più per dipingerla in modo folkloristico - ; e invece adesso ha trovato un link che le permette di dilagare negli organi di informazione. Il connettore è rappresentato dal cognome - solo il cognome - "Mussolini". Alla destra di AN vi è una realtà che si richiama al fascismo, mediaticamente capitanata da un cognome fornito da una persona che, comunque la si consideri, è incontestabilmente di sinistra. Perché senza ombra di dubbio Alessandra Mussolini non è collocabile in quella che si chiama destra né da un punto di vista culturale né da un punto di vista politico. E' sufficiente che parli su qualcuno dei temi cari a una prospettiva di destra - penso per tutti alla bioetica - perché si riveli come "radicale" tout court (non come di "destra radicale"). Alessandra è una ragazza simpatica, ma quando il suo appeal mediatico, come è inevitabile, diminuirà di spessore, la realtà che essa oggi visualizza tornerà in ombra. I suoi compagni di strada non reggeranno a lungo la convivenza con lei, poiché la pensa in modo diametralmente opposto rispetto a quanto loro sostengono - sia pure rumorosamente e spesso solo per slogan - su aborto, eutanasia, coppie gay, e tolleranze varie. Chi adesso è tentato di votare per Alternativa Sociale cambierebbe idea se frequentasse non solo la Mussolini, ma pure gli altri dirigenti, i quali - benché distanti dalla stessa Mussolini - sono a loro volta ben lontani da una prospettiva di destra autentica, tradizionale e conservatrice, e sono ancora legati a una pericolosa utopia. Lo sforzo a cui è chiamata Alleanza Nazionale è di parlare, col cuore e con la ragione, al potenziale elettorato di AS: non perché spaventata da potenziali emorragie alla sua destra, ma perché vi sono tante brave persone che patiscono la suggestione di qualche frase a effetto, per ragioni concrete non sono in grado di farsi una idea corretta e aggiornata delle vicende politica, e vengono in buona fede attratte da una falsa destra. Parliamo a queste persone, mostriamo loro una prospettiva genuinamente conservatrice. Chi non vuole regalare voti ad AS è chiamato a descrivere contenuti al potenziale elettorato di questa realtà politica, senza demonizzare alcuno, esponendo semplicemente e serenamente la propria prospettiva. Condizione necessaria perché il fenomeno Mussolini junior si sgonfi, tornando alla sua reale consistenza politica è che si smetta di attaccarla; occorre interpellare Alessandra (e i suoi sodali, che continuano a restare in ombra) su questioni concrete. Che espongano chiaramente le loro idee politiche e le loro proposte sui problemi del momento. Si esce dalla bagarre sterile che si è venuta a creare riportando in primo piano la politica. La competizione elettorale si svolge nelle piazze e non nelle aule dei giudici amministrativi: e così sarebbe stato anche se l'ordinanza del Consiglio di Stato avesse avuto altro tenore. Poiché, di fronte ai problemi reali, la politica deve operare delle scelte in vista del bene comune, che i candidati - tutti, anche quelli di AS, che vano sfidati in tal senso - informino i cittadini dei loro programmi, assumendosene fino in fondo la responsabilità, con piena onestà intellettuale. Per la quale non c'è soccorso di firme più o meno autentiche che valga.
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