ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione: CRONACHE  Pag.   17   )
Sabato 19 luglio 2003

Mariolina Iossa

Quasi duecento africani, tra i quali 34 bambini, sul barcone partito dalla Tunisia

 

Nuovi sbarchi a Lampedusa

La proposta del ministro Pisanu mentre riprendono gli arrivi


ROMA - Il barcone lungo 12 metri è stato avvistato ieri mattina al largo di Lampedusa, portava un carico di 184 persone: 34 bambini piccoli, 23 donne. Dal 25 giugno non arrivavano imbarcazioni così gremite di gente disperata. Qualche gommone, l’ultimo pochi giorni fa con 14 liberiani a bordo. Sembra adesso che la «tratta umana» sia ricominciata.

I clandestini non sono partiti dalla Libia. Segno che l’intesa raggiunta tra il ministro dell’Interno Beppe Pisanu e il leader libico Gheddafi lo scorso 3 luglio regge. Almeno per il momento. Dicono di arrivare da Somalia, Tunisia, Liberia, Iraq. Hanno preso il largo dal golfo di Gabes in Tunisia. Ieri tutto è andato bene e le 184 persone sono arrivate sane e salve. Ma a giugno un’imbarcazione con 70 immigrati a bordo era affondata e 7 persone erano annegate. Solo l’ultimo di una lunga serie di viaggi della disperazione.

Proprio ieri il ministro Beppe Pisanu, che era presente al quarto Forum Ue di Salisburgo, per la prima volta aperto ai Paesi membri della futura Europa allargata, aveva detto che «vale la pena di studiare quote europee di permessi di soggiorno regolari da offrire ai Paesi che vogliono contrastare, con la nostra collaborazione, l’immigrazione clandestina e, soprattutto, la criminalità organizzata che la sfrutta». Pisanu, insomma, proprio in occasione del semestre italiano di presidenza, si rivolge ai partner europei per sollecitare un loro impegno su questa grande questione.

«L’Europa - ha detto il ministro - deve darsi una politica migratoria di ampio respiro», perché è chiaro che gli sbarchi sulle coste italiane non sono soltanto un problema italiano, ma di tutta l’Europa. E infatti, continua il responsabile dell’Interno, «è necessario un maggiore coinvolgimento dell’Ue, anche in termini finanziari».

I nuovi clandestini sbarcati ieri, accolti nel centro di Lampedusa e identificati, sono stati rifocillati e subito, per 130 di loro, si è preparato il trasferimento aereo al centro di Sant’Anna a Crotone. Ieri mattina il centro di Lampedusa, che non può accogliere più di 190 immigrati, ospitava 292 persone. Con la partenza dei 130 ne resteranno 162.

Il nuovo sbarco ha subito riacceso le violentissime polemiche che avevano accompagnato gli arrivi in massa di giugno (circa tremila clandestini). Bossi, e con lui tutta la Lega, erano insorti accusando Pisanu di non aver dato seguito ai decreti di attuazione della Bossi-Fini. Insomma, di voler far fallire la legge. Ma il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano disse che c’era solo qualche problema tecnico di facile soluzione e Pisanu in Parlamento replicò: «Gli immigrati sono una risorsa». Poi volò in Libia per un accordo con Gheddafi.

Adesso gli sbarchi ricominciano. E non c’è nulla che faccia pensare che non si andrà avanti così per tutta l’estate. «Finisce la tregua - dice il senatore della Margherita Sandro Battisti -. Questo nuovo sbarco prefigura un’estate difficile. A questo punto è necessario puntare con maggiore forza sugli accordi bilaterali». Ma per la Lega questi non sono sufficienti. «Gli accordi diplomatici e le politiche buoniste non fermano l’invasione dei clandestini» ha detto Mario Borghezio. I Comunisti italiani reagiscono attaccando la legge Bossi-Fini, considerata da Gianfranco Pagliarulo solo «un intralcio velleitario e razzista».


    

 

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