ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA magazine (Sezione: RETROSCENA Pag. 52) |
Giovedì 9 dicembre 2004 |
DI GIANNA FREGONARA E MARIA TERESSA MELI
IL BORSINO DELLA POLITICA
IN CRESCITA Aria di cambiamento in An per favorire le ambizioni governative di Gianfranco Fini, che ora aspira anche alla premiership. Nonostante il partito sia guidato da un «trio» di colonnelli, Ignazio La Russa è diventato il vero (potente) numero due: il filoberlusconismo paga. E mentre i capi corrente si scontrano per posti di sottopotere, emerge il giovane Alfredo Mantovano. Il vice di Pisanu all'Interno, invece di tramare, lavora. È il nuovo che avanza? Acque agitate nei Ds in vista del congresso. Va tenuto d'occhio Pierluigi Bersani. Nella Quercia normalizzata, è l'unico che può rappresentare un'alternativa per il futuro. In ascesa. Nonostante il tentativo di emarginare i dalemiani, Livia Turco, che è una fedelissima del presidente dei ds, mantiene il suo ruolo e la sua autonomia. W le donne. IN CALO Il leader di An Gianfranco Fini ha approfittato dell'ultima verifica di governo per ridimensionare Gianni Alemanno. Il ministro dell'Agricoltura pensava di poter prendere in mano il partito, ma si è trovato con un pugno di mosche. Ritentare. Il factotum di Fini Andrea Ronchi ambiva a diventare il suo consigliere ombra anche alla Farnesina, ma le feluche hanno detto no. Non esportabile. Dopo il congresso di febbraio, nella segreteria dei ds cambieranno molte teste. A rischiare di finire in soffitta al botteghino è Gianni Cuperlo, il fedele uomo marketing di Massimo D'Alema. Peccato. Sorte diversa aspetta Cesare De Piccoli. Un tempo sodale del presidente della Quercia, lo ha abbandonato per diventare capo dell'attuale segreteria ds. Voltagabbana.
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