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ROMA - «È un fatto gravissimo e doloroso che suscita pietà umana per le vittime ed esecrazione per gli organizzatori del viaggio». Lo ha detto il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, commentando il naufragio del gommone albanese al largo di Valona. «Tuttavia - ha sottolineato Pisanu - è un fatto sporadico che non può intaccare la collaborazione tra l’Italia e l’Albania contro l’immigrazione clandestina ed il traffico di esseri umani; una collaborazione che negli ultimi due anni ci ha consentito di azzerare i traffici illegali nel Canale d’Otranto». «Questa tragedia - ha concluso il ministro - è un’ulteriore conferma della decisione assunta dall’Onu con i protocolli di Palermo, secondo i quali l’immigrazione clandestina deve essere equiparata al traffico di esseri umani». Un episodio «tragico ma isolato», anche secondo il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano . «L’accordo con l’Albania funziona - ha spiegato -. Nel 2003, circa 130 clandestini sono stati intercettati in Puglia, molti dei quali giunti a vela dalla Turchia e quindi curdi e non albanesi, contro le migliaia di sbarchi degli anni precedenti, quando arrivavano moltissimi gommoni anche in una sola notte». «Se tutto ciò è accaduto - spiega il sottosegretario - è perché la polizia albanese collabora».