ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA (Sezione: PRIMO PIANO Pag. 13 ) |
Giovedì 18 Maggio 2006 |
A. Gar. IL CASO DEI PACS
I vescovi contro Bertinotti: pretende di dare lezioni al Papa
ROMA - Fausto Bertinotti parla in tv di Pacs, invita il Papa a «vedere» con più attenzione i valori che sorreggono le coppie di fatto, gay compresi, e la Chiesa reagisce, senza indulgenza. Scrive Paolo Viana su Avvenire , quotidiano dei vescovi italiani, che «sul divano di Bruno Vespa ha preso forma un Bertinotti incauto», una delle massime cariche istituzionali dello Stato «pretende di dare lezioni al Papa». Non basta: «L'ex leader di Rifondazione, appena uscito da Montecitorio ha smesso i panni del presidente di tutti per mettere sull’avviso il presidente del Consiglio», per fornire insomma la sua interpretazione del programma di lavoro del futuro gabinetto. E la Sir, l’agenzia dei vescovi, mette a confronto Napolitano e Bertinotti: il presidente della Camera - si legge in una nota - finisce per oscurare la famiglia che in Italia, come ha sottolineato con forza il nuovo presidente della Repubblica, è una delle istituzioni più care, anche al popolo di sinistra. «I tentativi - prosegue la nota - di dare un improprio e non necessario riconoscimento giuridico a forme di unione che sono radicalmente diverse dalla famiglia, oscurano il suo ruolo sociale e contribuiscono a destabilizzarla con gravissimi costi sociali, oggi e in prospettiva futura». Si aggiungono poi le critiche politiche. Il predecessore di Bertinotti, Pier Ferdinando Casini, è preoccupato «per l’identità cristiana dell’Italia». Mantovano (An) parla di «chiaro esempio di occupazione dei vertici delle istituzioni». E Bondi (Forza Italia): «Bertinotti è incapace di parlare a nome di tutto il Parlamento». Ma l’ex segretario di Rifondazione non ha convinto del tutto neanche all’interno del suo schieramento. Luigi Bobba, già presidente Acli, senatore dell'Ulivo, dice che forse Bertinotti si è preso «una vacanza istituzionale»: «Ma il tema importante oggi è la creazione del ministero per la famiglia, che dovrà occuparsi degli anziani non autosufficienti, delle donne che lasciano il lavoro dopo il primo figlio, dei congedi parentali, degli asili nido». E Giorgio Tonini, senatore ds, esponente cristiano-sociale, dice che «si può non convergere con ciò che il Papa sostiene, in particolare se non si crede. Ratzinger è un grande intellettuale abituato al dibattito. Ma può darsi che che per ragioni di opportunità il presidente della Camera non dovesse fare quelle dichiarazioni». «Non credo proprio che l’intenzione di Bertinotti fosse di dare lezioni al Papa - dice invece Pierluigi Castagnetti, Margherita - Dalle mie parti, Reggio Emilia, c’è un detto: non si può insegnare ai preti a dire messa. D’altra parte usciamo da un periodo in cui ci siamo abituati a vedere i presidenti di Camera e Senato partecipare al dibattito politico. Sono sicuro che Bertinotti non voleva lanciare messaggi a Prodi e che ha espresso una posizione personale, non istituzionale».
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