ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA (Sezione: IN PRIMO PIANO Pag. 5) |
Mercoledì 19 gennaio 2005 |
Livia Michilli
Caso Vendola, An riflette
«Ha vinto stando a sinistra Per noi ci vuole più destra»
ROMA - Che il terremoto provocato dalla vittoria di Nichi Vendola in Puglia avrebbe investito tutto il centrosinistra, era prevedibile. Ma che arrivasse a lambire la coalizione avversaria, è una sorpresa. Eppure, il successo di Rifondazione può costituire «una lezione» anche per Alleanza nazionale, almeno a sentire Mario Landolfi : «Gli elettori hanno votato per chi poco o nulla ha sacrificato alla convenienza dello schieramento - scriveva ieri sul Secolo d’Italia -. Noi invece troppo spesso diluiamo nelle esigenze della coalizione la forza delle nostre posizioni». Insomma, Vendola ha vinto perché ha parlato «da comunista», allora «noi che siamo la destra facciamo la destra». Cosa questo significhi in concreto, lo spiega Adolfo Urso : «Serve un progetto politico che coniughi emozione e ragione, valori e interessi. In passato lo abbiamo fatto ma questa capacità ora si è un po’ diluita, così accade che restiamo inchiodati al 12%». Il decennale da Fiuggi deve allora essere non solo un momento celebrativo, sottolinea Urso, ma l’occasione per indicare «un nuovo sogno». Altrimenti l’incubo di una «deriva politicistica» diventerà realtà, avverte Gennaro Malgieri : «Basta formulette, proponiamo temi che coinvolgano la gente». Sulla fecondazione assistita, ad esempio, il partito ha avuto secondo Alfredo Mantovano una posizione troppo «timida» e invece bisogna difendere i valori, come il diritto alla vita, che sono patrimonio di An: «Le elezioni Usa dimostrano che si vince motivando i propri elettori, non cercando di convincere gli altri». Insomma, Vendola pare aver risvegliato la «voglia di destra» anche se non tutti gliene rendono merito: per Maurizio Gasparri «la sua vittoria dimostra solo che D’Alema non lo sopportano più!». Il partito, ribadisce, non ha mai perso l’identità, semmai l’ha coniugata con le ragioni della coalizione. «L’idea di una destra di opposizione, alter ego di Rifondazione nella Cdl, è ingenua», taglia corto Carmelo Briguglio. La nuova sfida di An? Per Italo Bocchino sarà «costruire un grande partito nazional-conservatore».
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