ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:  Politica         Pag.    16)
Mercoledì 22 febbraio 2006

Paolo Conti

L'ITALIA E IL MONDO ARABO

LE REAZIONI POLITICHE  

 

 Rapporti con l'Islam, Pera dividei Poli

Scontro dopo al Corriere. Casini: difendere la cristianità. Bertonitti: non c'è un impero del male


 

ROMA - Le dichiarazioni rilasciate da Marcello Pera al Corriere della Sera sui rapporti con l’Islam («se ci genuflettiamo abbiamo perso») dividono il mondo politico. Anche perché Pera, ieri mattina, è tornato sull’argomento: «Attaccano le nostre ambasciate e le chiese, l’Europa si svegli». Commenta Piero Fassino, segretario Ds, a Porta a porta : «L’intervista del presidente Pera non è convincente. Anzi, sbaglia perché contrappone cristianità e Islam come due mondi omogenei in conflitto tra loro. Non è così. Bisogna evitare guerre di civiltà e di religione, che sarebbero drammatiche ed esplosive, e poi nell’Islam c’è un contrasto tra forze democratiche e fondamentaliste. La nostra politica deve aiutare le prime a prevalere». Dal centrodestra arriva il pieno sostegno a Pera del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini: «Io difendo l’intervista di Pera, che è stato sottoposto a delle critiche lunari, bisogna porsi il problema di come salvare l'identità cristiana dell'Europa e dell'Occidente, come affermare il dialogo con gli altri e le ragioni della nostra esistenza. L'Europa rispetto a ciò che accade nel mondo, ai cristiani massacrati in Nigeria, non può tacere. Sono mesi che i cristiani vengono massacrati in Africa nel disinteresse dell'opinione pubblica europea»».

Proprio oggi il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, riferirà col ministro degli Esteri Gianfranco Fini in Senato sui fatti di Bengasi. Non sarà una semplice informativa, fanno sapere al Viminale: assicurerà che i disordini di Bengasi non influiranno nei rapporti Italia-Libia e ribadirà l’importanza del dialogo con i musulmani moderati «le prime vittime del terrorismo di matrice islamica».

Dal centrodestra c’è il plauso di Maurizio Gasparri di An a Pera: «Dal presidente del Senato giungono chiare ed equilibrate indicazioni sulla necessità di ritrovare la nostra dignità e le nostre radici cristiane, richiamando tutti a un maggiore senso di responsabilità». Isabella Bertolini, Forza Italia: «Le parole di Pera sono giuste e sacrosante». Riccardo Pedrizzi, An: «Un’analisi lucida e lungimirante». Alfredo Mantovano, sottosegretario An: «L’analisi di Pera sugli scenari internazionali è come al solito lucida e lungimirante, l’Occidente deve difendere e riaffermare la propria identità».

Aggiunge Patrizia Paoletti Tangheroni, Forza Italia, vicepresidente dell’associazione «Valori e libertà»: «Parole pacate e lucide, soprattutto inequivocabili. Esse rappresentano un appello ad avere più coraggio nel difendere i nostri valori occidentali e nel pretendere reciprocità nei rapporti con gli Stati islamici»

Dure invece le reazioni del centrosinistra. Fausto Bertinotti: «Dopo il caso Calderoli stiamo andando verso una situazione ancora più pericolosa, lo dimostra l’intervista di Pera. L’Islam nel suo insieme viene configurato come una sorta di impero del male». Alfonso Pecoraro Scanio, Verdi: «Pera soffia sul fuoco dello scontro delle civiltà, non segua l’estremismo di Calderoli, la Casa delle Libertà non giochi con la sicurezza dei cittadini».

Antonio Di Pietro, Italia dei Valori: «Le dichiarazioni di Pera sono tanto irresponsabili quanto quelle dei fondamentalisti islamici». Gavino Angius, capogruppo Ds al Senato: «Dissento totalmente da Pera. Al contrario di lui, credo nel dialogo tra le religioni e nell’incontro tra civiltà. Al contrario di Pera considero la laicità una conquista di democrazia che separa totalmente fede e politica, religione e Stato».


    

 

vedi i precedenti interventi