ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione: IN PRIMO PIANO       Pag.  6  )
Giovedì 22 luglio 2004

Virginia Piccolillo

 

 Pisanu: dalla Libia un’invasione di clandestini

«Bande di criminali pronte a far partire due milioni di poveracci. Cap Anamur: nessun profugo, solo bugie»


 

ROMA - «Ci sono due milioni di persone, di poveracci in Libia, in attesa di partire. E ci sono alcune centinaia di criminali perfettamente organizzati in attesa di imbarcarli su qualsiasi carretta». L’allarme su una nuova «bomba immigrati» stavolta lo ha lanciato il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu. Che ha anche citato la sentenza dei giudici di Agrigento sulla vicenda Cap Anamur, ipotizzando una trappola ai danni dell’Italia e accusando il capitano della nave di avere raccontato «solo falsità». Durante un question time rovente, l’opposizione ha contestato duramente l’espulsione già avvenuta di alcuni dei 37 clandestini e le altre preparate ieri. Ma le proteste sono arrivate anche dai leghisti: «Pisanu blocchi l’invasione». E due di loro, Paolo Franco e Antonio Vanzo, hanno rincarato: se è così, bisogna rivedere gli accordi con Tripoli. Intanto è in arrivo alle questure la circolare per superare il vuoto legislativo lasciato dalla sentenza della Consulta sulla Bossi-Fini. Con un escamotage : i clandestini recidivi non verranno arrestati subito, ma dopo 60 giorni.

CAP ANAMUR - A nessuno verrà concesso asilo. Pisanu ha detto che si era considerata una «possibilità di protezione umanitaria per i 37, ma intanto ne è venuta meno la condizione»: non sono nella lista dei profughi, sono stati soccorsi in Libia e hanno toccato Malta prima dell’Italia e lì dovevano chiedere asilo. Resteranno fino alla fine degli accertamenti. Per cinque i giudici di Agrigento hanno già delineato nella sentenza i motivi per cui non ci sono gli estremi di un atto umanitario. Hanno già lasciato l’Italia.

LE REAZIONI - «Altroché se c’è l’emergenza» contesta Livia Turco (ds). «Pisanu - dice - parla degli arresti, ma sono illegittimi anche gli accompagnamenti alla frontiera. E le questure sono al caos». Secondo Verdi e Rifondazione «Pisanu è ostaggio della Lega. E le associazioni umanitarie parlano di «atto indegno». Ma anche 45 senatori della maggioranza parlano di «vuoto legislativo» in un’interpellanza al governo e suggeriscono come colmarlo. La Lega propone una riforma della Costituzione chiarendo che certi diritti spettano solo agli italiani. An, con il sottosegretario Alfredo Mantovano, propone un innalzamento della pena per i clandestini che farebbe scattare l’arresto obbligatorio.

LA CIRCOLARE - Secondo il titolare del Viminale «non c’è nessuna emergenza legislativa». La Consulta infatti, spiega «lascia integro il procedimento di espulsione» e incide solo sull'arresto obbligatorio. Chi non lascia l’Italia entro 5 giorni dall’espulsione verrà accompagnato in un centro di permanenza temporanea.

LA MINACCIA - Pisanu ha parlato di una situazione allucinante in Libia. Due milioni di disperati in partenza. 2,5 miliardi di euro il business dei mercanti di uomini. Almeno 500.000 i clandestini in Europa ogni anno. Tra i 1.600 e i 20.000 euro il passaggio verso le nostre coste. Ha rivelato di aver consegnato a Strasburgo «immagini terrificanti di ciò che accade ai tantissimi clandestini che tentano di raggiungere le nostre coste». Foto di cadaveri scattate nel deserto africano e in mare. «Una tragedia di proporzioni enormi».

GLI ACCORDI - Gli ultimi risalgono al 2003. A luglio Pisanu vola a Tripoli e a Gheddafi chiede di fermare i clandestini. In cambio promette di far adoperare il governo italiano affinché l’Ue tolga l’embargo. Vengono inviati funzionari di polizia per addestrare gli agenti libici. Ma poche settimane dopo l’Onu sospende le sanzioni e Bruxelles non si adegua. Il ministro libico per la sicurezza denuncia al Corriere : «Ci servono soldi e radar, non la polizia». Un’altra sigla a ottobre: l’Italia si impegna a creare in Libia campi profughi. I clandestini sulle coste siciliane diminuiscono. Ieri l’allarme.


    

 

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