ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA (Sezione: POLITICA Pag. 13) |
Venerdì 25 marzo 2005 |
Virginia Piccolillo
An s’interroga su Alessandra «E’ di destra o femminista?»
La Mussolini è radicale, è di sinistra ed è anche femminista. Dopo lo strappo con Storace, dopo lo scandalo delle firme, dopo la vittoria al Consiglio di Stato, ora An scopre che Alessandra Mussolini non è di destra. Non lo è mai stata. Lo scrive Alfredo Mantovano, sul Secolo d’Italia e lo dice Storace in un’intervista al Riformista . E in difesa della nipote del Duce non corrono neanche le altre donne del partito. Anzi. Ma lei replica: «Né con la destra né con la sinistra. Nessuno dei due schieramenti avrà i nostri voti». La Mussolini definisce se stessa l’«antiglobal della politica», «la sola ad impegnarsi per una politica che non fa più nessuno né nel centrodestra, né nel centrosinistra». E all’accusa di femminismo ribatte: «Occorre affidare alle donne centralità». Annunciando, in aperta polemica con An che ha messo una sola donna al governo e una sola in giunta, che se verrà eletta, farà una giunta di sei assessori, dei quali tre donne. Secondo Mantovano, la Mussolini nella destra «non è collocabile né culturalmente né politicamente». Basta che parli di temi come la bioetica, per rivelarsi «radicale tout-court». Insomma, cognome a parte, è «indiscutibilmente di sinistra». Il ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli conferma: «Alessandra non ha più condiviso la linea politica di An da tempo e se è andata via vuol dire che non credeva più nel ruolo della destra: oltre ad An non c’è una forza politica che la rappresenti. C’è confusione, formazioni che si dichiarano sociali come Rifondazione». «Alessandra - aggiunge Matteoli - sulla procreazione assistita, sull’aborto e sul femminismo ha sempre preso posizioni di intesa con la sinistra. E a furia di sostenere certe idee forse ci si è affezionata un po’ troppo». Per Giuseppe Consolo, organizzatore della cena dei Magnifici 100 in cui Silvio Berlusconi ha dato il via alla campagna elettorale di Storace, la Mussolini «ha caratteristiche peculiari che non si possono identificare in nessun partito». Secondo Daniela Santanché, la Mussolini «Ha solo la fortuna di un cognome che è un brand (marchio ndr )». Ma «ha sempre cercato il consenso nel dissenso dal partito» e «si è seduta in braccio alla sinistra perché è sempre convinta che il comune nemico sia l’uomo». «Un po’ di maschilismo ce l’abbiamo nella destra, ma c’è anche nella sinistra», dichiara Maria Grazia Siliquini, sottosegretario all’Istruzione. Secondo lei, «la Mussolini è solo un’ottima attrice. Foto coi jeans e altri comportamenti singolari e non in linea con la Cdl l’hanno sempre vista calcare la scena».
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