ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA | 25 aprile 2002 |
Virginia Piccolillo
Immigrati, nessun limite per le badanti
ROMA - Ogni famiglia potrà regolanzzare tutti i badanti (uomini e donne) che occorrono. Con una clausola: si dovrà documentare adeguatamente la necessità reale della persona non autosufficiente ad avere un'assistenza domiciliare. Rimane, invece il limite già fissato di una sola colf per famiglia. E' la mediazione più importante per la nuova legge sull'immigrazione trovata ieri dalla maggioranza dopo due ore di vertice a Palazzo Chigi. Al pettine anche il problema dei ricongiungimenti familiari: si è deciso di non estendere i criteri, ma al tempo stesso di non espellere i minori che in Italia abbiano seguito un corso di formazione per l'ingresso nel mondo del lavoro. E in più: è stato istituito un «garante» per il diritto di asilo. Ora non dovrebbero esserci più ostacoli per la nuova legge, già calendarizzata alla Camera a partire dal 13 maggio. «Sono molto soddisfatto - ha commentato Umberto Bossi - i dubbi che c'erano sono stati superati, e ora possiamo approvare una bella legge. Rimane limpalcatura data dal Senato alla legge e sulle badanti siamo certi che chi chiederà di regolarizzarle ne avrà una necessità real». Per appianare i contrasti tra la Lega e l'Udc sulla questione delle badanti, ll vicepremier Gianfranco Fini ha riunito a Palazzo Chigi il ministro per le Riforme Umberto Bossi, quello per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, la rela trice del provvedimento Isabella Bertolini (FI), il presidente della commissione Affari costituzionali, Donato Bruno e il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. I tempi stretti del dibattito parlamentare imponevano un'intesa immediata per non arrivare in aula con una maggioranza spaccata su un punto qualificante del programma di governo. Ancora più spinoso appariva il tema dei minori. «C'era una zona grigia lasciata aperta dal malfunzionamento del comitato minori, l'abbiamo risolto grazie a un'idea del ministro dell'Interno: valorizzando i percorsi di formazione dei minori», ha detto Mantovano. Importante il punto sul diritto di asilo. Spiega la relatrice Bertolini: «E' stata istituita la figura del garante e, in più, abbiamo introdotto la possibilità di fare appello a chi si vede rifiutata la richiesta di diritto di asilo: durante il periodo del ricorso la persona non verrà espulsa». Non è passata invece la richiesta della Lega di far pagare una «una tantum» di 250 euro per ogni regolarizzazione. Resterà l'obbligo di versare all'Inps tre mesi di contributi. La Lega, però, è riuscita a portare a casa un altro risultato sugli immigrati chiusi in carcere. E' stato il ministro della Giustizia Roberto Castelli a siglare ieri un'intesa con il governo albanese per il trasferimento dei detenuti nei loro paesi di origine anche senzailloro consenso: sono 2700 gli albanesi nelle carceri italiane
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