ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione: IN PRIMO PIANO      Pag.     11)
Venerdì 28 maggio 2004

 

LE PROTESTE

 

 Manichini anti-Bush a Roma

Ritrovati nei vagoni della metropolitana. Timori di manifestazioni violente


 

ROMA - Quattro manichini di plastica e stoffa sistemati nei vagoni della metropolitana di Roma. I fantocci con scritte contro la visita del presidente americano George W. Bush prevista per il 4 e 5 giugno sono stati trovati dal personale di vigilanza che ha avvisato gli uomini della Digos. E immediati sono scattati gli accertamenti per scoprire come mai i controlli non abbiano funzionato. Per accertare in che nodo siano stati violati i sistemi di sicurezza. E’ alta la tensione in vista della prossima settimana, quando la Capitale sarà al centro della scena internazionale. La minaccia è doppia: quella dell’estremismo islamico e quella di una possibile degenerazione delle manifestazioni di piazza. I timori dell’Antiterrorismo riguardano soprattutto le possibili infiltrazioni all’interno del movimento «no war».

Sotto osservazione speciale ci sono i centri sociali più estremisti del Piemonte e del Nordest, ma anche i gruppi anarchici che potrebbero sfruttare la vetrina internazionale per rendere visibile la protesta. Il timore è che agli italiani si uniscano attivisti provenienti dall’estero, in particolare da Spagna, Francia e Grecia. Da giorni sui siti Internet ci sono appelli alla mobilitazione generale. E questo fa temere agli analisti che nei prossimi giorni, così come già avvenuto alla vigilia di analoghi appuntamenti, la protesta di piazza possa essere preceduta dall’invio di plichi esplosivi.

Allarme alto anche per le «cellule» del terrorismo islamico che potrebbero decidere di entrare in azione proprio mentre Bush è a Roma. E’ stato intensificato il monitoraggio di moschee e centri islamici, da giorni sono stati potenziati i controlli negli aeroporti e ai valichi di frontiera. «L’operato delle forze di polizia - ha assicurato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, rispondendo alle interrogazioni parlamentari - sarà improntato a equilibrio e professionalità, per evitare che il minimo disordine provochi danni a persone o cose. Sarà certamente garantito il diritto di manifestare pacificamente». Poi ha negato che ci sia da parte del governo «la volontà di provocare» e spiegato che «non esiste alcuna forma di condizionamento da parte di strutture di sicurezza degli Usa».


    

 

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