ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione: CRONACHE  Pag.   15  )
Martedì 2 Settembre 2003

Fiorenza Sarzanini

 

Il generale Liberati ipotizza anche sconti fiscali per i condomini con portiere: «Ostacola la criminalità»

«Niente tasse a chi fa arrestare i ladri»

La proposta del presidente del Cocer dell’Arma. Mantovano replica: nessun premio per i doveri civici


ROMA - «Niente tasse a chi fa arrestare ladri e scippatori». E’ provocatoria la proposta del generale dei carabinieri Serafino Liberati, «ma assolutamente concreta e realizzabile». Comandante del reparto investigazioni scientifiche dell’Arma e presidente del Cocer, l’ufficiale fornisce la sua ricetta per combattere l’omertà e ridurre così la microcriminalità. «Proposta di rottura», la definisce e poi spiega: «Per convincere i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine è necessario trovare un incentivo. Io penso a una legge che esoneri per un anno dal pagamento delle tasse chi fa arrestare i delinquenti in flagranza di reato. All’aumento di questo tipo di reati contribuisce sicuramente l’indifferenza della gente: un maggior coinvolgimento può quindi rappresentare un deterrente per i criminali».

E’ articolato il suggerimento di Liberati perché riguarda sia i cosiddetti reati «di appartamento», sia quelli «di strada». Ma non piace al sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano di Alleanza Nazionale, secondo il quale «i doveri civici non devono essere sanzionati finanziariamente, ma neanche premiati nell’ipotesi auspicabile di adempimento». «Valuto sempre con una certa circospezione - aggiunge - le ipotesi di delazione che sono una cosa diversa dalla collaborazione piena. Se c'è di mezzo l’incentivo economico è facile che dalla collaborazione si passi alla delazione». Un rischio che Liberati esclude categoricamente. «Non parlo di una "taglia" - chiarisce - ma di uno stimolo per i cittadini. Per questo, rispetto ai reati commessi negli appartamenti ritengo fondamentale ripristinare una figura professionale che sta purtroppo scomparendo: il portiere. I custodi dei condomini hanno sempre avuto un ruolo fondamentale e adesso, nell’ambito del progetto sulla polizia di prossimità, potrebbero rappresentare un prezioso alleato dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere. Sono la «voce» della gente, hanno la percezione di quanto accade nei quartieri e dunque potrebbero aiutare le forze dell’ordine a tutelare il rispetto della legalità. Il problema sono i costi elevati di gestione ai quali si potrebbe ovviare prevedendo una defiscalizzazione dei contributi da versare».

Ancor più «allettante» appare la proposta che riguarda i reati di strada. «Lo Stato - spiega il generale - dovrebbe dare un giusto riconoscimento economico al cittadino che contribuisce alla sicurezza. Per farlo potrebbe premiare chi fa arrestare spacciatori, ladri e scippatori con l’esenzione di un anno dal pagamento delle tasse». Liberati conosce perfettamente i rischi di una simile proposta. Sa che in questo modo c’è il pericolo di una «corsa alla denuncia» che potrebbe portare in carcere anche molti innocenti. «Ma per questo - chiarisce - ho detto che dovrebbe riguardare soltanto gli arresti in flagranza di reato e ho sottolineato che si tratta di una proposta di rottura. L’importante è trovare un modo efficace per convincere i cittadini a collaborare».

In questo quadro di «iniziative per ripristinare la legalità» rientra anche la battaglia che il generale porta avanti da anni: la creazione di una banca dati del Dna. «Quasi tutti i Paesi europei - dice - si sono adeguati, ritenendolo uno strumento fondamentale per le indagini. So che nella percezione comune un archivio del genere viene percepito come una "schedatura", vissuto con timore. In realtà potrei citare decine di casi giudiziari dove la comparazione del profilo genetico è servito a scagionare la persona sospettata. L’accesso a questo tipo di banca dati è indispensabile per l’accertamento della verità e tanto dovrebbe bastare per superare le resistenze e adeguare il nostro sistema a quello degli Stati tecnologicamente più avanzati».


    

 

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