ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:   Politica Pag.   )
Giovedi' 5 Settembre 2002

D. Mart.



 

Moratoria sulla giustizia, Violante apre al piano di An



 

ROMA - Oggi l’esecutivo di An discute la proposta del sottosegretario Alfredo Mantovano di una moratoria di 2 anni per i ddl sul processo penale all’esame del Parlamento. «Dopo la "Cirami", è necessario congelare le iniziative che incidono sul codice di procedura penale per monitorare le ricadute delle riforme fin qui varate sui processi»: la bozza, che ha il placet di Gianfranco Fini, non piace a FI mentre ha ricevuto il via libera di alcuni centristi. Per questo, Luciano Violante (Ds) arriva a dire che «se An e Udc sono favorevoli, c’è una maggioranza sulla moratoria».

In un clima più disteso, favorito anche dal premier Silvio Berlusconi che ha dato atto a Pier Ferdinando Casini di aver adottato una «decisione equilibrata» sulla calendarizzazione della legge, la maggioranza si prepara all’appuntamento fissato per lunedì a Milano dove il ministro Roberto Castelli parteciperà alla riunione dell’«Officina», il gruppo di lavoro che ha messo a punto il programma della Cdl. Il Guardasigilli (che ieri ha ricordato come ci siano otto milioni e mezzo di processi arretrati e ha anticipato che sarà rivisto l’articolo 68 della Costituzione sull’immunità parlamentare) intende verificare le priorità dei ddl governativi fermi nelle commissioni ma è probabile che si discuterà anche della proposta Mantovano.

Alla riunione ci sarà il capogruppo di An Ignazio La Russa, cauto sulla moratoria: «È un’ipotesi razionale però tra questo e farla diventare più di una proposta credo che ci sia un passo che deve essere compiuto dall’esecutivo nazionale». Invece, il piano è condiviso da Angela Napoli, vicepresidente dell’Antimafia: «Noi siamo An e i nostri elettori non ci riconoscerebbero se approvassimo la "Pittelli"». Più sfumata la posizione del senatore Luigi Bobbio: «L’ipotesi mi sembra valida perché bisogna fermare le bocce per verificare lo stato di salute del processo». Antonio Caruso, presidente della commissione Giustizia del Senato, parla di «fermo biologico»: «Blocchiamo tutto tranne quel che riguarda l’attuazione del giusto processo».


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