ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:  CRONACHE    Pag. 14  )
Maredì 6 Agosto 2002

L. Tro.


Oltre 210 mila vetture rubate in un anno. La Fiat Uno resta la preferita dai ladri

Meno furti, ma ogni tre minuti sparisce un’auto


 

ROMA - Meno furti d’auto l’anno scorso in Italia, con un calo del 5,2 per cento, ma scende anche il numero dei veicoli ritrovati.

E’ quanto emerso dal consueto «Rapporto annuale sui furti d’auto in Italia» elaborato da Viasat e realizzato dal Centro Europeo di Studi Criminologici (Cesc). Un’automobile rubata ogni tre minuti, quasi 600 veicoli «scomparsi» in un giorno, più di 210 mila le quattro ruote che nel 2001 hanno «cambiato proprietario» illegalmente, per un giro d’affari che ha superato i 5 milioni di euro. «E’ un fenomeno di dimensioni tuttora inaccettabili che deve essere affrontato con decisione e con strategie d’insieme» ha commentato Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni.

Campania, Lombardia, Lazio, Puglia e Sicilia le regioni più a rischio, mentre la Liguria registra la più alta percentuale di recuperi (70,3 per cento), seguita da Emilia-Romagna e Veneto (intorno al 67 per cento). In Molise, invece, solo il 22 per cento dei veicoli trafugati viene riconsegnato ai proprietari. Ma sono i grandi centri urbani ad essere il vero «paradiso» dei ladri: Roma la città più colpita (più di 36mila furti), seguita da Napoli (30mila) che nel 2001 ha scavalcato Milano, con più di 27mila auto rubate.

Si parcheggia invece con più tranquillità in Val d’Aosta (56 furti con ben 38 recuperi), in Molise (249), in Trentino-Alto Adige (376). Belluno la provincia in cui si ruba di meno (40 furti), seguita da Sondrio (54) e Gorizia (70).

Preda preferita dai ladri è ancora la Fiat Uno con quasi 40mila denunce, ma anche la Punto (11.694), la Y10 (11.524), la Panda (8.210), la Golf (6.912) e la Cinquecento (6.229) sono particolarmente «apprezzate» dal mercato clandestino.

Mercato che si rivolge principalmente all’estero, soprattutto in Albania e nei paesi del Nord Africa. Non è un caso - si legge nel rapporto - che i furti crescano in alcune regioni vicino al mare, dalle quali è facile esportare, come il Molise, le Marche (entrambe con un incremento del 9,7 per cento) e la Liguria (+2,4 per cento).


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