ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su
CORRIERE DELLA SERA (Sezione: Politica Pag. 11 ) |
Lunedì 9 Settembre 2002 |
Gianna Fregonara
«L’Ulivo, solo comparse dirette da un regista»
DAL NOSTRO INVIATO Ce l’ha con i no global che l’altroieri a Berna lo hanno contestato: «Io sto dalla parte della gente per bene, loro invece hanno poca dimestichezza con la democrazia e con il sapone». Applausi. Ce l’ha con l’opposizione: la manifestazione del 14 settembre contro la legge Cirami è al centro di una sua durissima critica all’Ulivo. «Se loro pensano che, con questa legge, la Cassazione accoglierà tutte le istanze (del processo di Milano, ndr), allora vuol dire che pensano che c’è stato accanimento giudiziario... Se invece si ha fiducia nella magistratura, si aspetti la decisione della corte. Nella legge non c’è nulla di automatico». Il punto, argomenta Fini, è che «abbiamo una opposizione che non è all’altezza di quello che una democrazia come la nostra merita. Dobbiamo cominciare a dirlo: la nostra opposizione è un’anomalia». Sfotte Rutelli e Fassino, «che si credono leader e sono attori o forse anche comparse, dirette da un regista». La ripete due volte la battuta sul «regista» Moretti. Poi spiega: «Alzano il livello dello scontro su tutto, in modo parossistico, non ricordo a memoria un’opposizione così poco credibile... e dire che io ne ho fatti decenni di opposizione». Trova un’altra battuta: «l’opposizione ha la sindrome di Gino Bartali», deve inseguire, inseguire, inseguire. Senza citarlo chiama in causa Massimo D’Alema, «insofferente» a questo tipo di opposizione di piazza. Eppure sulla giustizia e sulla legge Cirami, le dichiarazioni del sottosegretario di An Alfredo Mantovano, che aveva chiesto «una moratoria» per fare riforme organiche e non solo interventi spot avevano fatto immaginare una certa sofferenza nel partito di Fini. Il vicepremier vuole cancellare qualsiasi crepa, senza smentire Mantovano, che «aveva parlato d’intesa con me». «An non manda messaggi criptici. - spiega Fini - Vedrete che il tempo sarà galantuomo e la Cirami si ritorcerà contro la sinistra come un boomerang, così come è stato per la legge sulle rogatorie. Allora la sinistra aveva fatto previsioni catastrofiche riguardo alla liberazione di pedofili e mafiosi: tutto infondato». Certo, «tutti questi provvedimenti, e mi riferisco per esempio alla proposta Pittelli (avviso di garanzia all’inizio dell’indagine), che vengono dal Parlamento e non dal governo», rischiano di non produrre riforme organiche e «di generare soltanto polemiche, mentre invece dobbiamo legiferare in materia di giustizia per iniziativa del ministro competente, visto che il tema è uno dei punti qualificanti del nostro programma di governo». Fini può concludere: «La maggioranza ha resistito all’attacco frontale in questo anno. Adesso l’opposizione comincia a realizzare che dureremo cinque anni, che non ci siamo divisi, che non siamo un incidente di percorso». Applausi e tutti a cena.
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