ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Sezione: IN PRIMO PIANO 2) |
Domenica 23 ottobre 2005 |
Angela Balenzano
I NUMERI
Omicidi in calo, aumentano le truffe e le frodi on-line
BARI - Omicidi, furti e rapine in calo. Sensibile aumento invece per le truffe e ie frodi informatiche. Sono i risultati raggiunti negli ultimi dodici anni in Puglia e illustrati ieri dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, durante un vertice in Prefettura, dove si è discusso dello stato della sicurezza nella regione dal luglio 1993 a giugno 2005. All'incontro hanno partecipato il prefetto di Bari Tommaso Blonda, il vice capo della polizia e direttore della Criminapol, il prefetto Luigi De Sena, i prefetti, i questori e i comandanti dei carabinieri e della guardia di finanza di tutti i capoluoghi di provincia della Puglia, e il direttore interregionale della polizia di Stato, Franco Malvano. I dati forniti da Mantovano sono quelli contenuti nel rapporto sulla sicurezza nazionale forniti il 15 agosto di ogni anno dal ministro dell'Interno. Il documento non fa però nessun accenno ai dati che riguardano il traffico di sostanze stupefacenti e armi che, secondo dati recenti, sarebbero in forte aumento. «Sono significativamente diminuiti tutti i reati esaminati, omicidi, furti e rapine ha detto Mantovano - salvo che le truffe e le frodi informatiche, risultate in crescita anche a livello nazionale». Un aumento dovuto, è spiegato nel rapporto, «dall'elevata alfabetizzazione informatica ormai raggiunta dai cittadini. Il notevole sviluppo della rete Internet, con l'offerta dei beni e servizi acquistabili direttamente "on line", ha determinato l'avvio di attività criminali che si sostanziano principalmente in truffe telematiche». In tema di criminalità organizzata, il sottosegretario agli Interni, ha evidenziato che negli ultimi quattro anni, oltre ad un calo sensibile degli omicidi (da 310 a 220), sono state sgominate 100 associazioni di tipo mafioso, sono stati catturati 36 pericolosi latitanti (l'ultimo, Ignazio Larizzi, uno dei trenta pregiudicati più pericolosi d'Italia è stato catturato nei giorni scorsi in Olanda), sequestrati e confiscati rispettivamente 962 e 1.047 beni ai sensi della normativa antimafia. «L'immigrazione clandestina da circa tre anni non è un problema che interessa la Puglia ha spiegato - grazie ai controlli e agli accordi di cooperazione stabiliti con i Paesi di provenienza e di transito della clandestinità: Albania, Turchia ed Egitto. Di fronte alle decine di migliaia di sbarchi della fine degli anni Novanta e dei primi mesi del 2000, l'immigrazione clandestina è scomparsa. Il trend positivQ dei reati in Puglia - ha concluso il sottosegretario - non significa che tutto va bene. Resta il fatto che ogni singolo furto e ogni singola rapina rappresenta comunque una sconfitta, oltre che un danno per chi la subisce». «Le forze di pOlizia non possono fare più di quanto già non fanno - ha aggiunto il vice capo della polizia e direttore della Criminalpol, prefetto Luigi De Sena -la politica della sicurezza ha bisogno di più protagonisti positivi, tra cui gli enti locali e i cittadini. I risultati si possono ottenere non solo con la collaborazione con gli enti locali ma anche dei cittadini le forze di polizia cercano di impegnarsi al massimo per abbattere ogni tipo di contraddizione - ha concluso - ma è fondamentale un confronto con le istituzioni centrali e territoriali. Vale a dire Regioni, Province e Comuni».
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