ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su La Sicilia
(Sezione:         Pag.  )
Sabato 10 Aprile 2004

LAURA CAPUTO

 

 Pasqua, allerta per 23 mila uomini


 

Roma. Finora nessuno specifico segnale di imminenti attacchi terroristici è giunto in Italia. Lo precisano fonti del Viminale, sottolineando che «informative del Sismi» sulla possibilità di un attentato a Roma «erano state valutate dieci giorni fa e non erano state ritenute attendibli».

Ma l'allerta rimane alta. Anche alla luce della nota diramata precedentemente dal Sismi su un possibile attentato terroristico a Roma (non è specificato il periodo). Notizia che rilancia un quotidiano romano e che il Viminale ha preso molto seriamente, tanto che nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Pisanu ha parlato di «minaccia incombente» e «non prevedibile». Giorni fa il ministro dell'Interno ha anche fornito il dato aggiornato sui luoghi sottoposti a maggiori controlli: sono 13.421, quelli «sottoposti a speciale sorveglianza» per prevenzione di attentati terroristici, nell'ambito di un dispositivo di sicurezza «che va dalle attività di intelligence al controllo del territorio (compresi i "territori mobili" come i treni e quelli "virtuali" come internet), alla sorveglianza degli obiettivi sensibili, all'interruzione dei canali di finanziamento, al monitoraggio di ambienti dove la minaccia può prendere forma».

Ieri il sottosegretario all'Interno Mantovano ha detto che «alla vigilia della Pasqua, come in quelle di tutte le festività importanti dopo l'11 settembre, vi è sempre un elevamento d'attenzione e un rafforzamento delle misure di prevenzione. Lo stesso attentato di Madrid non può lasciare indifferenti e aumenta le preoccupazioni». Mantovano fa sapere che si lavora con «equilibrio». Da un lato «la selezione dei possibili obiettivi, con una sorveglianza più stretta di quelli sensibili, che sono saliti a 13.500 e per i quali vengono impegnate 19.000 unità delle forze di polizia oltre a 4000 militari messi a disposizione dall'Esercito per la tutela degli obiettivi fissi, a cominciare dagli aeroporti. Dall'altro, il piano di un'individuzione sempre più serrata per una prevenzione sempre più stretta nei confronti di soggetti malintenzionati». Nessun allarme preciso per imminenti attentati, ma meglio non correre rischi. Sarà una Pasqua blindata nella capitale, come in molte altre città del resto. Il prefetto di Roma Achille Serra ha disposto una serie di misure di sicurezza. Metal detector prima di varcare Piazza S.Pietro per il controllo delle borse: è una delle misure antiterrorismo per proteggere appunto uno degli obiettivi a «sorveglianza speciale».

Verrà chiusa al traffico di notte via della Concilizione e per maggiore tranquillità sono stati sigillati i tombini della strada che porta al Vaticano. La presenza delle forze dell'ordine si sta facendo sempre più fitta, soprattutto nei luoghi di maggiore afflusso di persone. per esempio la stazione Termini e l'aeroporto di Fiumicino, dove i controlli aumentano di ora in ora. Più uomini delle forze dell'ordine quindi in strada e nelle stazioni della metropolitana a sorvegliare turisti e romani, con controlli ritenuti necessari affinchè le vacanze di Pasqua possano svolgersi in assoluta tranquillità, malgrado la situazione internazionale. Tra i dispositivi antiterrorismo anche il divieto di sorvolo da parte degli aerei con volo a vista sulla Capitale, con caccia intercettori pronti ad alzarsi in volo in pochissimi minuti ed elicotteri in assetto particolare. Anche a Fiumicino controlli massimi. Con il piano messo a punto dai responsabili delle forze dell'ordine, accanto ad una stretta sorveglianza nelle aerostazioni, con pattuglie a piedi in divisa o in borghese e con l'ausilio di unità cinofile, c'è un particolare filtro per i passeggeri ai check-in e ai metal detector. Sorveglianza anche sulle strade di accesso all'aeroporto Leonardo Da Vinci con posti di blocco ed ispezioni agli aerei e ai bagagli stivati, in particolare di quelle compagnie cosiddette a rischio.


    

 

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