ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su La Sicilia (Sezione: Primo Piano Pag. ) |
Venerdì 12 luglio 2002 |
L. C.
Angius: un provvedimento cinico e razzista
ROMA – La legge Bossi-Fini sull'immigrazione è salutata con evviva della maggioranza e proteste dell'opposizione. Il provvedimento, che già prima della sua approvazione, aveva creato non pochi screzi tra gli opposti schieramenti, soddisfa tutta la maggioranza, in particolare modo Alleanza nazionale e Lega quali partiti del tandem Bossi-Fini. Lega. «La Legge Bossi-Fini è una legge seria su un problema grave e sentito come quello dell'immigrazione di massa», commenta il ministro per le Riforme Umberto Bossi che vede «reazioni scomposte nella sinistra». «I cittadini non vogliono l'immigrazione libera - aggiunge Bossi - non esistono padroni che possono decidere al posto del popolo, non lo sono i comunisti né quegli industriali che vogliono manodopera a basso costo». Soddisfatto per il sì, il ministro per le Rifome pensa già all'immediato futuro e ribadisce quello che aveva già annunciato: «Tra breve saremo sulle piazze perché ci sono le riforme da fare. E senza spinta popolare le riforme rischiano di tardare troppo». An. Finisce la stagione della demagogia a buon mercato, afferma il portavoce di An Mario Landolfi che sottolinea come il provvedimento sia in «totale sintonia» con il recente vertice di Siviglia. Un buon punto di partenza e non di arrivo per l'on. Mantovano che si dice soddisfatto della nuova legge. Fi. Molto soddisfatto il commento del capogruppo di Fi al Senato Renato Schifani che afferma: «Oggi si volta pagina, questa è un altro impegno mantenuto dalla Casa delle Libertà. Con la nuova legge nasce la vera accoglienza, la vera integrazione unita alla fermezza e alla lotta reale alla clandestinità». E lancia la stoccata al centrosinistra: abbiamo finalmente rimediato ai guasti provocati dalla Turco-Napolitano. Udc. Una piena risposta all'ordine del giorno sulle regolarizzazioni, afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi. Grande equilibrio del governo e della maggioranza che «sono riusciti a conciliare fermezza e spirito di accoglienza». Ds. Il centrosinistra è un coro unanime di dure polemiche. Il capogruppo al Senato dei Ds lancia parole infuocate contro il provvedimento: «Riteniamo questa legge assolutamente sbagliata», dice Gavino Angius, «un provvedimento cinico, intollerante, razzista indegno di un Paese civile qual'è il nostro». Per Livia Turco si tratta di una legge dannosa e foriera di insicurezza. Aspro il commento del vicepresidente dei senatori diessini Massimo Brutti: una legge feroce timbrata Lega e An. Prc. Tuona Rifondazione comunista: la legge sull'immigrazione è l'altra faccia della medaglia dell'articolo 18: impedire ai soggetti sociali che subiscono il ricatto del mercato di far valere i propri diritti». Margherita. Per la Margherita è stata approvata «di fatto una sanatoria ampia, ma mascherata, anche se i leader della Cdl non hanno il coraggio di ammetterlo». Verdi. Secondo i Verdi ha vinto «una nevrosi paranoide nei confronti degli stranieri». E' inutile, ha detto Stefano Boco, perché non governa il fenomeno migratorio ed è pericolosa, perché cancella i diritti dei cittadini non comunitari». Sdi. Difficile fare di peggio secondo il socialista Cesare Marini: è il prezzo che il Polo ha dovuto pagare alla Lega. |
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