ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA SICILIA (Sezione: LA SICILIA Pag. 4) |
Giovedì 16 giugno 2005 |
Pietro Dalla Vedova
il dibattito sul referendum rinviato al «parlamentino» di luglio
Fini congela lo scontro interno con Alemanno
Roma. «Nessuno ha chiesto le mie dimissioni». Sono le prime parole di Fini, presidente di An, al termine dell'ufficio di presidenza del partito che congela la questione del rilancio del partito per una quindicina di giorni. Della guida di An, poi, si riparlerà al prossimo congresso (quindi, dopo le elezioni). Il confronto vero e senza sconti - quello in cui sperano il ministro delle Politiche agricole, Alemanno e il sottosegretario, Mantovano, che hanno accelerato la crisi interna presentando le dimissioni dalle cariche di partito - è rimandato all'assemblea nazionale del 2-3 luglio prossimi. Le decisioni sull'adesione al partito unitario, invocato dal premier Berlusconi, e il chiarimento con il presidente dopo lo scontro sul referendum avverranno in quella sede. «E' lì che dirò quello che penso», ha confermato Fini. L'assemblea nazionale, infatti, ha il compito di definire le linee dell'azione politica del movimento e di elaborare le linee programmatiche in base agli orientamenti emersi nel corso del congresso. In quell'occasione, Fini proporrà al partito «di dar luogo a un ulteriore momento di definizione di quella che è la nostra identità politica che, per quel che mi riguarda, è perfettamente in linea con i princìpi e i valori definiti a Fiuggi». Quelli che, secondo gli avversari interni di Fini, sono stati traditi con le prese di posizione del ministro degli Esteri, nonché vipresidente del Consiglio, accusato, inoltre, di essersi sottratto al confronto. Fini, tuttavia, resta ottimista sull'esito dell'appuntamento di luglio: «La riunione è stata positiva. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per una definizione unitaria in assemblea nazionale», ha affermato spiegando che quando annuncerà la nuova proposta organizzativa verrà affrontato anche il nodo delle dimissioni di Alemanno. Soddisfatto anche La Russa: «I chiarimenti che abbiamo chiesto ci sono stati. Siamo tutti impegnati per il rilancio di An», ha detto sottolineando che non è stata avanzata la proposta di un congresso. Ipotesi su cui è orientato Alemanno che spera in un confronto a tutto campo e che, invece, rischia di rimanere deluso: «Non ho nulla da dire. L'appuntamento è rinviato all'assemblea del mio partito. Le mie dimissioni rimangono», ha tagliato corto al termine della riunione che considera solo l'inizio di «un confronto serrato».
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