ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA SICILIA (Sezione: Pag. ) |
Domenica 19 Gennaio 2003 |
M.C.G. sicurezza Progetto del ministero Interni con le telecamere a protezione di tutte le attività commerciali
Il Ministero degli Interni non ha in programma, almeno in tempi ravvicinati, ulteriori potenziamenti degli organici della Questura di Caltanissetta e del Commissariato di Gela perché in quegli uffici sono in servizio 727 unità,155 in più del previsto con un esubero del 49% alla Questura e del 13% al Commissariato: questa la risposta del Sottosegretario agli Interni on. Alfredo Mantovano a una interrogazione del sen. Antonio Montagnino alla pressante richiesta di un territorio martoriato dalla criminalità di aumentare gli organici di polizia perché il crimine venga più efficacemente combattuto. Ma il sottosegretario scrive che «per il momento, dati i limiti delle risorse disponibili, sembrano doversi privilegiare realtà in maggiore sofferenza». Gela ha avuto in ottobre due squadre di pronto intervento della Guardia di Finanza con venti uomini in più ed in ogni caso, in ogni turno di servizio nell'arco delle 24 ore, operano tre pattuglie di polizia a cui si aggiungono, la notte, quelle di Carabinieri e Guardia di Finanza. Per quanto riguarda usura ed estorsione sono state incrementate le attività specificatamente dirette a contrastarle sia sul piano investigativo che su quello della collaborazione con l'associazionismo locale e l'amministrazione comunale. Cosa deve aspettarsi il territorio dallo Stato in termini di iniziative per contrastare la criminalità e dare sicurezza ai cittadini ed agli operatori economici? Il sottosegretario parla di potenziamento tecnologico delle Forze dell'Ordine riferendo che nell'ambito del Programma Operativo «Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno» è in corso di attuazione un progetto per la realizzazione di una rete di telecomunicazioni in ponte radio tra gli uffici della provincia di Caltanissetta della polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza utilizzando tecnologie satellitari. Un secondo progetto concerne il perfezionamento e l'integrazione dei sistemi di gestione informatizzata sia delle centrali operative, già interconnesse tra loro, sia degli uffici delle tre forze di polizia. Sono in corso inoltre le procedure per l'acquisto di furgoni plurisensori da impiegare nelle attività di controllo del territorio, soprattutto quello gelese. Queste, oltre ad accenni su progetti pilota per telecamere a protezione delle attività commerciali, le iniziative nell'agenda del Ministero che riguardano Gela, territorio messo a dura prova dagli attentati incendiari e dalle cosche criminali che, come scrive il sottosegretario Mantovano, sono in grado di sviluppare un'influenza molto forte sia sul tessuto socio economico gelese sia fuori dall'area di origine con propaggini anche nel Centro-Nord Italia. L'attività più importante dei gruppi mafiosi è il traffico degli stupefacenti. A Gela più che in altre città siciliane il traffico è svolto anche da gruppi criminali albanesi, le cui attività sembrano essere tollerate dalle cosche locali, forse perché vi sono rapporti di collaborazione. Le indagini perciò si sono spostate anche in Albania.
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