ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA SICILIA
(Sezione:  SIRACUSA   Pag.  5  )
Giovedì 26 febbraio 2004

Lucia Corsale

ENNESIMO APPELLO DELL'ANTIRACKET

 

 «Commercianti taglieggiati il silenzio non offre rimedi»


 

Persuaso che la lotta all'estorsione intimidatoria passi attraverso il rafforzamento delle forze dell'ordine, e la maggiore considerazione delle associazioni a tale scopo costituite, il presidente provinciale dell'antiracket, Mauro Magnano, porrà le predette questioni sotto forma di istanza.

L'occasione sarà offerta dall'incontro con il sottosegretario Mantovano, delegato per le problematiche del racket, fissato per il prossimo 4 marzo a Catania, ed a cui prenderanno parte tutte le associazioni siciliane impegnate nel contrasto del fenomeno in questione. «Benchè questo scorcio del 2004 renda prematura la delineazione di un bilancio - dice Mauro Magnano - la serie di episodi criminosi da cui è stato macchiato l'anno appena trascorso, non ci piò fare dormire sugli allori. E' per questo che al sottosegretario Mantovano chiederemo un massiccio dislocamento delle forze dell'ordine, nonchè ampia interlocuzione con le varie associazioni, impegnate per ricondurre nell'alveo della regolarità una situazione che, a tratti, è sembrata esplodere. Il racket, come rilevato più volte, non ha uno sviluppo uniforme, ma uno sviluppo a macchia di leopardo e proprio per questo difficilmente controllabile. A destare maggiormente la nostra preoccupazione, considerata la dispersività dell'ambiente, è il comune capoluogo. Consapevoli che l'eventuale accoglimento delle due richieste non basterà, da solo, a risolvere il problema, mi appello, ancora una volta, al senso di responsabilità dei commercianti taglieggiati, affinchè escano allo scoperto. I commercianti devono superare ogni remora e denunciare i loro malfattori. La denuncia è un ottimo antidoto, il migliore, è dimostrato dai fatti, per combattere il racket. Di concerto con il sindaco, con i rappresentanti sindacali e quelli delle associazioni di categoria, abbiamo messo in atto una immane opera di persuasione che, però, non ha fatto ancora centro. Nonostante la capillare informazione e gli espliciti inviti alla denuncia, tramite particolareggiati vademecum, i risultati sono ancora deludenti. Per non vanificare gli eventuali interventi disposti dall'alto, occorre conferire più risalto all'operato delle associazioni e alla tutela dalle stesse offerte».

Insomma è l'ennesimo appello a «fare qualcosa». Il commercio è con le «ossa rotte» e si vede. L'inerzia del settore, qualora continuasse, porterebbe inevitabilmente ad una situazione non più gestibile dall'Antiracket e dunque irrecuperabile.


    

 

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