ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su IL Sole 24 ORE (Sezione: IN PRIMO PIANO Pag. 5 ) |
Venerdì 4 Aprile 2003 |
Ge. P. Via libera alla proposta della Cdl - L'opposizione si divide su tre documenti Passa la mozione sugli aiuti
ROMA * Aiutare i profughi in Irak e nei Paesi limitrofi e ricostituire le condizioni per rendere possibile l'arrivo di aiuti. Sono le richieste contenute nella risoluzione della Casa delle libertà approvata ieri dall'assemblea di Montecitorio che, dopo un dibattito di tre ore, ha respinto tre differenti mozioni dell'Ulivo: quella Ds-Margherita (tregua finalizzata agli aiuti umanitari), quella Sdi-Udeur (ricreare condizioni di unità politica nell'Ue e nel dialogo transatlantico) e quella di Verdi-Pdci, appoggiata anche da Rifondazione, (cessate il fuoco tout court). Respinte le mozioni dell'opposizione (Violante, Cossutta, Intini e Craxi) mentre è passata la mozione per l'emergenza dei bambini iracheni proposta da Maria Burani Procaccini (Forza Italia). Fino all'ultimo le varie componenti dell'Ulivo, che solo pochi giorni fa avevano ritrovato unità d'azione sulla guerra in Irak, hanno cercato una posizione comune. Per il portavoce di Forza Italia Sandro Bondi «è strabiliante la capacità dell'opposizione di dividersi anche quando sfila insieme dietro le bandiere dei pacifisti». Pronta la replica del capogruppo dei Ds, Luciano Violante: «Meglio essere divisi e dirlo chiaramente piuttosto che mettere la propria firma su un documento pieno di ipocrisia». Secondo Violante, inoltre, nessuno ha votato contro le mozioni degli altri. In effetti Ds e Margherita si sono astenuti o allontanati dall'aula sulle mozioni Sdi-Udeur e Verdi-Pdci. I comunisti italiani hanno votato a favore anche della mozione Ds-Margherita mentre Sdi e Udeur si sono astenuti sulla mozione Ds-Margherita. I deputati diessini della sinistra del Correntone non hanno votato la mozione di Verdi, Comunisti italiani e Rifondazione. Divergenti anche i giudizi sugli effetti delle tre mozioni: mentre Pierluigi Castagnetti (capogruppo Margherita) ha definito «triste» la giornata di ieri e Fausto Bertinotti, leader di Rinfondazione, ha osservato che «l'esperienza dell'Ulivo è totalmente esaurita» per il presidente dei Ds Massimo D'Alema non c'è nulla di drammatico. «É normale che sia così» ha spiegato D'Alema che si è stupito che «nella maggioranza non si confrontino diverse ipotesi e diverse proposte». Ha sdrammatizzato anche Umberto Ranieri, esponente dell'area liberal dei Ds, secondo il quale «è molto importante che le due forze fondamentali del centro-sinistra, Ds e Margherita, si siano ritrovate su una mozione comune». Una divisione, quella nell'Ulivo, forse inutile se risulteranno confermate le previsioni del Governo annunciate ieri dai sottosegretari agli Esteri, Margherita Boniver e all'Interno, Alfredo Mantovano, secondo i quali non ci sarà alcuna emergenza profughi nel nostro Paese.
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