ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su Il Sole24Ore (Sezione: ITALIA - POLITICA Pag. 8 ) |
Sabato 13 luglio 2002 |
GERARDO PELOSI Immigrati, rischio burocrazia ROMA. Si apre ora la fase più delicata per la legge Bossi-Fini sull immigrazione. Così come era già avvenuto con la TurcoNapolitano il successo o l'insuccesso del provvedimento dipenderà in larga misura dalla capacità delle amministrazioni interessale (Interno. Esteri, Welfare) di applicare le nuove norme e introdurre quegli aggiustamenti che si renderanno necessari. Ma questo è un aspetto poco presente nello scontro tra Polo e Ulivo. Il presidente dei Ds, Massimo D'Alema. e il leader dell'Ulivo, Francesco Rutelli, sono convinti che la legge non funzionerà mentre il capogruppo di Forza Italia al Senato Renato Schifani ricorda che «In cinque anni il Centro-sinistra non è riuscito a risolvere il probIema». Polemiche politiche a parte i ministeri coinvolti sono già al lavoro per ultimare gli adempimenti previsti prima della pubblicazione e dell'entrata in vigore della legge prevista per la fine di agosto. Il ministero degli Interni, ad esempio, dovrà sovintendere alla modulistica per la regolarizzazione di colf e badanti e l'emersione del lavoro nero, all'estensione del meccanismo di rilevazione delle impronte e all'ampliamento del programma per la creazione di nuovi centri di permanenza. «Per quanto riguarda i moduli - spiega il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano - sì tratta di due bollettini uguali anche se di diverso colore, uno per colf e badanti e l'altro per chi è occupato nelle imprese; il ministero dovrà autorizzare la stampa dei moduli, attendere che vengano stampati e poi organizzare la distribuzione negli uffici postali, operazione che richiederà almeno quattro settimane». Riguarda il Vimininale anche l'estensione del sistema di rilevazione delle impronte. «Il nostro obiettivo - aggiunge Mantovano - è quello di estendere il sistema Afis senza inchiostro collegato ad una banca dati di impronte». Prosegue, nel frattempo, il programma per la creazione di nuovi centri di temporanea permanenza che si aggiungeranno ai dodici già esistenti: Bologna, Modena, Roma Ponte Galeria (padiglione femmminile), Gorizia, Bari Palese, Trapani Milo. «Alcuni di questi centri precisa il sottosegretario all'interno saranno pronti nelle prossime settimane; per gli altri bisognerà attendere il prossimo anno». Il ministero dell' Interno, d'intesa con quello della Difesa dovrà, inoltre, emanare un decreto interministeriale per il coordinamento dell'attività delle unità della Marina con le unità delle forze di polizia impegnate nel contrasto all'immigrazione clandestina. Al ministero degli Esteri la direzione generale dell emigrazione sta mettendo a punto un programma per l'attuazione della Bossi-Fini che prevede la velocizzazione delle pratiche relative ai visti e alla verifica dei passaporti. Si tratta di procedure che saranno affidate agli 80 contrattisti previsti dalla nuova legge e che andranno a sostituire gradualmente il personale del ministero dell'Interno impiegato nei consolati soprattutto in quelli dai quali proviene il maggior numero di immigrati. Il ministero del Welfare è impegnato a creare uno stretto raccordo tra la Bossi-Fini e la riforma del mercato del lavoro come osserva il sottosegretario Maurizio Sacconi. «A cominciare dagli stagionali - dice Sacconi - il nostro obiettivo è inserire anche gli immigrati in un mercato del lavoro che stiamo riformando; molto ci sarà da fare con le categorie produttive per realizzare quel filtro che serve per far incontrare domanda ed offerta di lavoro e con le regioni per favorire la creazione di foresterie legate alle imprese per fornire alloggi agli immigrati sull'esempio della regione Veneto». E invece già pronto ed attende solo di essere firmato il decreto ministeriale che quantifica i contribun da versare per le regolarizzazioni. |
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