ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su Il Sole 24 ORE (Sezione: ITALIA - POLITICA Pag. 10 ) |
Venerdì 14 Marzo 2003 |
LINA PALMERINI TERRORISMO / Mantovano: «Le nuove Br, nOn più di 25-30 disperati» - Ciampi: isolati e senza futuro, saranno sconfitti L'attentato a Fi rivendicato dagli «Ncr»
ROMA È stato rivendicato dai Nuclei Comunisti Rivoluzionari l'attentato dimostrativo di mercoledì notte contro una finestra della sede del coordinamento regionale di Forza Italia a Milano. In una busta bianca, spedita a Milano e indirizzata alla redazione del «Sole-24 Ore», il contenuto della rivendicazione: «Onore e gloria al compagno Mario Galesi e a tutti i militanti comunisti caduti nella lotta contro l'oppressione imperialista per la causa della rivoluzione proletaria». Sulla sua autenticità gli inquirenti stanno indagando, intanto, la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sui due proiettili sparati contro le finestre della sede di Forza Italia. E ieri è stato reso noto un episodio che risale a quindici giorni fa: un opuscolo intitolato «Aurora» con una stella a cinque punte è arrivato al sindacato provinciale Rdb-Cub di Venezia. Il fascicolo conterrebbe materiale di propaganda a favore della lotta armata. L'episodio non è di ieri ma è stato ufficilizzato dal segretario, Giampiero Antonini, solo dopo il lancio di una bottiglia incendiaria, avvenuto mercoledì sera in un deposito dell'azienda di trasporti pubblici a Marghera. Stessi opuscoli sono stati recuperati anche alla segreteria provinciale dei Cub di Vicenza e di Udine. La Procura di Roma ha intanto reso note le ragioni della richiesta di avocazione inviata alle Procure di Firenze e Bologna chiedendo la trasmissione degli atti riguardanti le Brigate Rosse: «La banda armata nasce nella capitale e per questo riteniamo che i fatti collegati all'organizzazione siano di competenza della procura di Roma». «Decideremo se fare ricorso contro la richiesta oppure trasmettere gli atti a Roma», ha chiarito in serata il Procuratore di Bologna Enrico Di Nicola. «Valuteremo», è stato invece l'unico commento del procuratore aggiunto di Firenze Francesco Fleury. Intanto a disegnare il profilo delle nuove Brigate Rosse ieri è stato il sottosegretario agli Interni, con delega alla sicurezza, Alfredo Mantovano «Non più di 25-30 unità, organizzate in alcuni nuclei che non possono contare su una solidarietà estesa alle spalle. Sono espressioni di una testimonianza disperata piuttosto che un'avanguardia armata di un movimento più vasto». E dal presidente del Comitato parlamentare di ocntrollo sui servizi segreti, Enzo Bianco arriva la proposta di creare una procura nazionale antiterrorismo svincolata dalla Procura antimafia. Sindacati uniti contro il terrorismo. «Il terrorisnmo è isolato, non ha futuro, sarà sconfitto». Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha inviato un messaggio a Cgil, Cisl e Uil, in occasione della manifestazione sindacale di ieri contro il terrorismo. «La vostra iniziativa - si legge ne messaggio del Quirinale - costituisce un contributo fondamentale alla lotta al terrorismo, nel solco di una solida tradizione del sindacalismo italiano, che tanto ha fatto pr combattere il terrorismo, isolarlo, e che per questo ha anche pagato un alto tributo di sangue». Messagi sono arrivati anche dal presidente del Senato (che ha sottolineato come l'«impegno comune è indispensabile nell'affrontare la barbarie el terrorismo») e da quello della Camera (per il quale «l'impegno consapevole e unitario della società civile e delle istituzioini».) Primo maggio ad Assisi? Non è un'occasione formale o simbolica ma la prova di un impegno unitario e solido, ha detto dal Palco Gugliemo Epifani. Il sindacato e la concertazione sono i bersagli dei terroristi, aveva detto poco prima e dallo stesso palco Savino Pezzotta mentre Luigi Angeletti ha ricordato che è dei lavoratori la conquista della libertà e della democrazia. Insieme le tre confederazioni sindacali ieri hanno testimoniato la loro battaglia contro il terrorismo ma anche la volontà di proseguire fianco a fianco per vincere la violenza. Anche quella della guerra: in caso di conflitto, i sindacati pensano a un primo maggio ad Assisi.
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