ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su IL Sole 24 ORE
(Sezione:  ITALIA LAVORO   Pag. ) |
Sabato 14 giugno 2003 |
Ge. P. Immigrazione - Il leader leghista: regole entro due mesi Contro la Bossi-Fini 200 ricorsi in Consulta
ROMA * Mentre centinaia di extracomunitari stanno raggiungendo in queste ore l'isola di Lampedusa e mentre Umberto Bossi chiede l'approvazione entro due mesi del regolamento di attuazione della sua legge, sulla parte più delicata della 189, quella che riguarda le espulsioni dei clandestini, si sta abbattendo una vera pioggia di obiezioni di natura costituzionale.
Fino ad oggi sono circa duecento le ordinanze che sollevano la questione di legittimità costituzionale sulla Bossi-Fini in riferimento a quanto prevede la Costituzione agli articoli 3 (principio di uguaglianza), 24 (diritti della difesa) e 111 (contraddittorio). Un primo gruppo di ordinanze si riferisce alla convalida "dell'accompagnamento coattivo" alla frontiera. Una sentenza della Consulta nel 2001 aveva stabilito che l'accompagnamento coattivo si configura come una misura che incide sulla libertà personale e quindi è soggetta alla convalida del giudice, ma un decreto legge dell'attuale Governo ha introdotto un controllo formale che è stato oggetto delle questioni di legittimità. Un altro gruppo di ordinanze riguarda l'arresto obbligatorio, misura che il nostro ordinamento prevede per reati di particolare gravità mentre la permanenza in Italia del clandestino nonostante l'intimazione è solo un reato contravvenzionale. Infine la magistratura, in molti casi, ha evidenziato che violerebbe i diritti della difesa e il principio di legalità l'eccessiva indeterminatezza delle cause con cui le autorità di Pubblica sicurezza giustificano l'impossibilità di eseguire l'accompagnamento coattivo alla frontiera facendone seguire il provvedimento di intimazione a lasciare il Paese.
La notizia che la Consulta si occuperà della Bossi-Fini è emersa ieri mattina nel corso di un incontro dei Ds su immigrazione, Bossi-Fini e semestre europeo. La politica attuata dal Governo, ha spiegato Livia Turco, già ministro della Solidarietà sociale dei Governi di centro-sinistra, «è stata un fallimento». La chiusura di canali regolari di ingresso, secondo la Turco, ha prodotto un forte aumento di clandestini. Il Governo ha privilegiato l'immigrazione "mordi e fuggi" come evidenzia il decreto flussi del 2002 che ha previsto l'ingresso di 83mila immigrati dei quali 63mila stagionali.
«Si è rotto un equilibrio - spiega Renato Finocchi magistrato di Cassazione e già responsabile dell'ufficio legislativo della Solidarietà sociale nei precedenti Governi di centro sinistra - l'equilibrio fissato dalla legge 40 tra flussi programmati, politiche di integrazione e lotta ai clandestini nel rispetto delle garanzie». Difende l'impianto della legge il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, che confida nelle proposte italiane per il prossimo semestre europeo ma Bossi incalza, ricorda che la legge l'ha scritta lui e pone un ultimatum a Silvio Berlusconi: «entro due mesi deve essere approvato il regolamento di attuazione».
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