ROMA · All'indomani della chiusura delle indagini sul G-8 di Genova, con i relativi avvisi consegnati a 73 poliziotti, èpolemica tra le forse politiche. Il ministro della Giustizia Roberto Castelli sceglie la cautela: "Quando e se saranno accertate le responsabilità parleremo". Ma non tutti nella maggioranza seguono il suo esempio.

Così il sottosegretario agli Intemi, Alfredo Mantovano (An), mette in guardia contro il fischio di "identificare ancora una volta gli aggressori nelle forze di polizia e gli aggrediti nei black block", mentre Ignazio La Russa (An) ribadisce "la solidarietà umana e politica ai ragazzi delle forze dell'ordine" e Roberto Calderoli solleva dubbi sulle conclusioni della procura genovese e si scaglia contro il "terrorismo di piazza".

Di tutt'altro avviso Giuliano Pisapia, parlamentare prc e legale della famiglia di Carlo Giuliani. Per Pisapia "non siamo di fronte a un atto dovuto, come afferma il ministro Pisanu, ma al presupposto della richiesta di rinvio a giudizio" e un processo renderà "più facile attribuire a ognuno i singoli episodi".