ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Sole 24Ore
(Sezione:  NORME E TRIBUTI    Pag. 13  )
Giovedì 22 Agosto 2002

MARIA CARLA DE CESARI

Extracomunitari Pronti i modelli per favorire l'emersione dal sommerso dei lavoratori stranieri

 

La sanatoria scalda i motori

I documenti per le dichiarazioni saranno disponiobili a partire dal 9 settembre agli sportelli delle Poste


 

ROMA · I datori di lavoro che occupano immigrati irregolari hanno la possibilità di sanare, pagando un forfait di 800 euro, le violazioni contributive, fiscali e alle norme sul soggiorno. Il decreto legge, che dovrebbe contenere anche le modifiche alla disciplina per l'emersione del lavoro irregolare, verrà approvato dal Consiglio dei ministri all'inizio di settembre. In questo modo, la chance della regolarizzazione scatterà insieme con la riforma Bossi-Fini sull' immigrazione (si veda "11 Sole-24 Ore" di ieri) che, all'articolo 33, prevede la sanatoria per colf e badanti.

Per l'emersione degli immigrati senza permesso di soggiorno il Governo non ritiene (almeno per ora) di applicare le agevelazioni contributive e fiscali messe in campo nella lotta al lavoro sommerso. «Recepiremo -spiega il sottosegretario al ministero dell'Interno, Alfredo Mantovano -l'ordine del giorno approvato l'11 luglio dal Senato e accolto dal Governo. L'orientamento è di non estendere gli incentivi previsti contro il lavoro sommerso, perché i datori di lavoro hanno non solo violato le norme fiscali e contributive ma hanno anche compiuto attività di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina».

Il forfait di 800 euro - di cui 100 per l'istruttoria della pratica che richiede l'intervento di più uffici -mette l'imprenditore al riparo anche dalle sanzioni penali per la violazione dtilla legge Bossi-Fini. «Per chi verrà scoperto a impiegare immigrati irregolari - ricorda Mantovano - è previsto l'arresto da tre mesi a un anno e l'ammenda di 5mila euro per ogm lavoratore. Ritengo che gli imprenditori abbiano interesse a regolarizzare la propria posizione. Del resto, il dibattito in Parlamento è nato in seguito alle richieste dei datori di lavoro, soprattutto del Nord-Est». Secondo Mantovano, il versamento chiuderà anche tutti i conti fiscali e contributivi. Su questo pento, però, la bozza di decreto legge in preparazione al ministero del Lavoro lascia aperto uno spazio, là dove si prevede un provvedimento per determi e «le modalità di corresponsione delle somme e degli interessi dovuti per i contributi previdenziali denununciati antecedenti ai tre mesi» dall'entrata in vigore del nuovo DL.

Gli imprenditori avranno 30 giorni per denunciare i lavorarori immigrati irregolari. Un periodo ristretto, che costringerà gli interessati ad affrettarsi a presentare la dichiarazione di emersione, nonostante le possibili modifiche al provvedimento durante il percorso parlamentare Mantovano, però, è fiducioso che la partita si chiuderà senza stravolgimenti: «L'ordine del giorno del Senato - commenta - è stato votato da tutte le forze della maggioranza e, nel rispetto delle prerogative delle Camere, confido nella compattezza della coalizione».

In ogni caso, è facile prevedere che il confronto trà le diverse anime della Casa delle libertà sarà vivace. Un segnale l'ha lanciato ieri Bruno Tabacci, presidente della commissione Attività produttive della Camera, che, durante la discussione della legge Bossi-Fini è stato l'alfiere della sanatoria per gli immigrati irregolari. La procedura - afferma il deputato dell'Udc - «comporta anche l'emersione. Ma - avverte bisognerà capire quali sono le giuste condizioni per l'emersione perché l'esperienza fatta h~s avuto risultati non sempre positivi».

La posizione di Tabacci sembra vicina a quella espressa nell'avviso comune concordato, il 24 luglio, dalle organizzazioni datoriali e dei lavoratori, che hanno richiesto, oltre alla possibilità di sanare le violazioni relative al soggiorno, anche le agevolazioni fiscali e contributive. Secondo l'avviso comune, anche per gli immigrati "emersi" gli imprenditori dovrebbero beneficiare, sull'incremento dell'imponibile dichiarato, di una tassazione sostitutiva Irpef o Irpeg del 10, 15 e 20% (per un triennio) e di una contribuzione ridotta pari al 7, 9 e 11% (nello stesso arco di tempo).

In vista delle sanatorie per lavoratori subordinati e colf la macchina organizzativa scalda i motori e farà perno sugli uffici postali. «I kit- informano le Poste - conterranno una busta prestampata, i moduli con le istruzioni, il bollettino e il cedolino assicurata. Saranno disponibili presso i 4mila uffici postali dal 9 settembre prossimo. Da quella data il datore di lavoro avrà due mesi di tempo per presentare domanda di regolarizzazione per colf e badanti e un mese per i lavoratori subordinati» (si vedano gli altri articoli). Il datore di lavoro dovrà versare il contributo forfettario e le spese, che per colf e badanti è previsto in 330 euro, mentre 800 euro è l'importo fissato per i lavoratori subordinati.

L'ufficio postale accetterà la domanda e rilascerà al dichiarante una ricevuta con la causale del versamento, a dimostrazione dell'avvenuta presentazione della richiesta. I dati dell'istanza di regolarizzazione saranno inseriti in un archivio informatizzato e inviati alle Prefetture, cui spetterà accettare o meno la domanda. Saranno quindi le Poste a comunicare l'esisto della regolarizzazione, recapitando la convocazione della Prefettura di datore e immigrato negli Uffici territoriali del Governo per la stipula del contratto di soggiorno per lavoro.


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