Mantovano: «Il Tir arriva dai Balcani»

ROMA L'allarme arriva dall'Est e i controlli non termineranno finchè non arriverà il «cessato» pericolo. Alfredo Mantovano, sottosegretario al ministero dell'Interno, spiega le modalità di azione del Viminale contro gli ultmi rischi. Un pacchetto di misure molto impegnativo.

Qual'è stata la segnalazione che ha fatto scattare l'allarme
Il Sisde ha riferito di un possibile mezzo pesante, proveniente dall'area dei Balcani, che potrebbe aver attraversato la frontiera. Ecco perchè abbiamo predisposto controlli massicci, in particolare nella zona Nord-Est dell'Italia, ai confini e nei porti come Trieste e Ancona.

Questa «pista balcanica» non è una sorpresa
Assolutamente no. Perchè sappiamo che in quei territori c'è un'elevatissima concentrazione di armi e di esplosivo. Non solo. Sappiamo che lì si annidano diverse cellule di terrorismo islamico. Ecco perchè questa sgnalazione non ci ha trovato impreparati

I controlli autostradali, però, rischiano anche di portare disagi alla circolazione. Fino a quando dureranno le verifiche delle Forze dell'ordine?
Finchè non avremo informazioni rassicuranti. Su questo, non si discute.

Ma è possibile che ci siano altri possibili abbietivi a parte le gallerie?
Tutto, in questo momento, potrebbe diventare oggetto di attentato. Anche una scuola materna, in teoria. Perciò escludiamo una prevenzione "fissa" e ci stiamo muovendo in modo dinamico.

A che punto è l'operazione svolta con l'esercito?
Tra pochi giorni approveremo il decreto del presidente del Consiglio che assegna 4mila soldati al controllo degli obbietivi a rischio nelle città. E abbiamo ormai quasi terminato la raccolta delle richieste inviate dalle Prefetture, per segnalare i luoghi oggetto di protezione. Non appena il quadro di protezione sarà completato, potremo ripartire il personale dell'esercito.