ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su IL Sole 24 ORE (Sezione: ITALIA POLITICA Pag. ) |
Mercoledì 7 Maggio 2003 |
Ge. P. Immigrati - Espulsioni +14% - Turco (Ds): dati da prendere con le molle Mantovano difende la Bossi-Fini
ROMA * Muro contro muro tra Governo e opposizione sui dati del 2002 relativi agli sbarchi e alle espulsioni degli immigrati clandestini dall'Italia. Secondo il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano (che ieri ha risposto alla Camera a un'interpellanza dei Ds), la Bossi-Fini avrebbe prodotto l'anno scorso un aumento del 13,9% delle espulsioni rispetto all'anno precedente, un aumento del 24,2% degli immigrati avviati ai centri di permanenza temporanea, un aumento del 38,5% dell'arresto di trafficanti e del 70,4% dei mezzi sequestrati e una diminuzione del 60,5% degli sbarchi in Puglia e del 65,1% in Calabria. Inoltre, secondo Mantovano, la regolarizzazione (che si concluderà solo alla fine dell'anno) di 700mila immigrati sta prosciugando la palude della clandestinità riducendo l'area di irregolarità stimata in 800mila presenze. Ma questi dati sono da prendere con le molle avverte Livia Turco, responsabile delle politiche sociali dei Ds e autrice, insieme all'ex responsabile del Viminale Giorgio Napolitano, della prima legge quadro sull'immigrazione. Innanzitutto, secondo la Turco, non è corretto imputare i successi sul fronte della lotta all'immigrazione clandestina alla legge Bossi-Fini il cui regolamento di attuazione non è stato ancora approvato (Mantovano ha parlato di "gruppi di lavoro" che si stanno ancora riunendo a questo scopo) passaggio che non consente di applicare numerose norme della Bossi-Fini come quelle sulle espulsioni immediate e sull'asilo. Di fatto si sono utilizzate, quindi, strumenti previsti dalla Turco-Napolitano che già prevedeva l'espulsione con accompagnamento immediato per i casi di recidiva, ove vi fosse il ragionevole sospetto che il clandestino si volesse sottrarre al provvedimento di espulsione e nel caso appartenesse ad associazioni malavitose o fosse sottoposto a misure penali. Ciò che colpisce nell'azione del Governo - ha osservato la Turco - è l'uso discrezionale dei dati e la mancanza di strumenti di monitoraggio; in particolare sono stati aboliti due strumenti, la commissione per le politiche di integrazione e la Consulta per gli stranieri. Nel suo intervento, Mantovano ha anche citato alcune linee di tendenza dei primi tre mesi del 2003: i clandestini rintracciati in Puglia sono stati appena 16 a fronte dei 1.959 dello stesso periodo del 2002 e dei 3.068 del 2001. In Sicilia sono stati 1.711 (erano stati 4.092 del 2002 e 597 nel 2001). In Calabria non si è registrato nessuno sbarco (erano stati 1.114 nel 2002 e 417 nel 2001). Gli ingressi regolari, secondo il sottosegretario, sono stati nell'anno scorso quasi uguali a quelli dell'anno precedente, 79.500 contro gli 83mila del 2001. Bisognerà invece attendere l'esito della regolarizzazione per il decreto flussi 2003. Quanto all'operazione di regolarizzazione dopo le difficoltà iniziali, ha spiegato Mantovano, vi è stata una notevole accelerazione. Comunque verrà rispettato il termine di ultimazione del dicembre 2003. La Turco si è detta preoccupata per la genericità con cui il Governo sta predisponendo i flussi regolari 2003. E sulla regolarizzazione ha sottolineato come risulti sorprendente la speranza che il tutto si possa concludere entro un anno.
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