ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su La Stampa Martedì 20 novembre 2001



IL GOVERNO: RIVENDICHEREMO IL COORDINAMENTO DELLA NUOVA FORZA

Nasce sotto il segno italiano la polizia Ue


ROMA 971 poliziotti e carabinieri italiani. Ieri a Bruxelles, i rappresentanti dei governi dei Quindici hanno stabilito le quote di partecipazione dei vari Stati al contingente dei cinquemila uomini delle forze di polizia che daranno vita, a partire dal primo gennaio del 2003, al contingente comune europeo. Al termine del vertice dei paesi dell´Unione Europea, il sottosegretario all´Interno, Alfredo Mantovano, è soddisfatto: «L´Italia, con i suoi 971 uomini, ha conquistato la supremazia nella rappresentanza interna al contingente di polizia comune, seguita dalla Germania, che metterà a disposizione 860 uomini».

Era stato il vertice dei Quindici di Feira, in Portogallo, a decidere il 19 e 20 giugno del 2000 la costituzione di un contingente di cinquemila uomini delle forze di polizia in grado di intervenire nelle aree di crisi internazionale, per garantire il ripristino della legalità, delle condizioni minime di ordine pubblico in quelle aree dove vi erano stati interventi militari. Da Feira a ieri, il progetto di polizia europea ha avuto un ulteriore accelerazione. Al vertice di Bruxelles il governo italiano era andato con una disponibilità annunciata di novecento uomini da mettere a disposizione del contingente in via di definizione. Ma il presidente di turno del vertice, il ministro dell´Interno belga, dopo aver tirato le «somme» delle quote che i vari Stati mettevano a disposizione, si è reso conto che mancava ancora un certo numero di uomini per arrivare al tetto dei cinquemila. Dopo altri 50 uomini messi a disposizione dal governo tedesco, l´offerta italiana di aggiungere altri 71 ai 900 annunciati, garantivano la tenuta del «primato» italiano. «Restano ancora aperte diverse questioni - commenta il sottosegretario Mantovano -, a partire da chi coordinerà queste forze di polizia comuni. Noi, possiamo oggi rivendicare il coordinamento visto proprio che l´Italia è il paese che ha messo a disposizione del contingente il maggior numero di uomini». Intanto, presso il Segretariato del Consiglio dell´Unione Europea è stata costituita una unità di polizia che, su indicazione di Xavier Solana, è diretta dal colonnello dei carabinieri Vincenzo Coppola. Questa unità di polizia ha il compito di supporto preparatorio e organizzativo per coordinare l´impiego delle forze di polizia nell´ambito di missioni internazionali.

La decisione assunta ieri a Bruxelles spiana la strada alla costituzione, tra un anno, di questo contingente europeo di polizia anche se, sulla strada, si devono superare ancora due ostacoli: la normativa di riferimento che queste forze di polizia dovranno assumere, a partire da quali Codici dovranno applicare, e il suo finanziamento. «L´importanza della costituzione di questo contingente - secondo il sottosegretario Mantovano - sta nel fatto che finora le forze di polizia avevano operato sotto la bandiera dell´Onu oppure dell´Osce. Per quanto riguarda l´Onu, il limite per l´Italia era rappresentato dal fatto che il nostro paese non facendo parte del Consiglio di Sicurezza non partecipava alla definizione delle modalità operative d´intervento, cosa che accadrà invece con il contingente europeo. Il limite rappresentato dall´intervento sotto la bandiera dell´Osce stava nel fatto che si trattava di un intervento solo nell´ambito di uno scenario europeo.

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