ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Sabato 22 Marzo 2003 |
LUCIANA PARISI LA PREFETTURA Bossi-Fini: chiuse settemila pratiche poche decine le persone espulse
A quattro mesi dalla chiusura dei termini per presentare le domande di regolarizzazione degli immigrati clandestini, sono 7000 le domande eseguite e 10mila quelle ancora in trattazione sulle 87mila istanze presentate a Milano e provincia. Le cifre sono state fornite ieri dal prefetto Bruno Ferrante in occasione della visita in Prefettura del sottosegretario all´Interno Alfredo Mantovano, che ha ricordato le difficoltà di questi mesi per avviare le procedure. Una situazione particolarmente grave nelle grandi città: «Roma, Milano, Torino, Napoli e Brescia hanno raccolto un numero di richieste pari a oltre il 50 percento di quelle presentate in tutt´Italia», ha spiegato Mantovano. «Abbiamo ricevuto 700mila domande - ha aggiunto il sottosegretario - una quantità inimmaginabile, perché le previsioni erano di 30mila». E a proposito di Milano: «Il caso della prefettura è esemplare, perché riesce a coinvolgere la disponibilità di varie istituzioni e grazie all´elasticità degli uffici si sta andando a regime». Dopo gli ultimi arrivi, nei quattro sportelli aperti, lavorano 130 impiegati che concludono ogni giorno trecento contratti. «Il nostro obiettivo è quello di raddoppiare queste cifre - spiega il prefetto - e già nei prossimi giorni apriremo un nuovo centro in zona Bocconi». Replicando alle polemiche sulle espulsioni facili, il prefetto afferma:«Su 7mila domande eseguite, quelle rigettate sono solo alcune decine». Conclude Mantovano:«Sono polemiche infondate. Vi invito a prendere in considerazione quello che dice la legge circa i motivi ostativi alla regolarizzazione. In alcune occasioni queste persone hanno ricevuto il diniego in base alla legge Turco-Napolitano».
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