ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su LA STAMPA
(Sezione:   Cronache Italiane Pag.   9  )
Lunedì 23 Settembre 2002

Giacomo Galeazzi

LA DIFESA DEL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO

«Si rafforza la caccia agli scafisti Servono intese con Libia e Tunisia»


 

ROMA Il decreto interministeriale è in dirittura d´arrivo ed è stato preceduto da un maggior coordinamento fra chi è in prima linea nella sorveglianza delle coste. Comunque anche a Ragusa le misure attuali hanno funzionato, stiamo rafforzando la lotta ai trafficanti di clandestini e la caccia agli scafisti che gettano a mare gli immigrati sta dando i suoi frutti». Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni, ridimensiona l´allarme-invasione e non ci sta a parlare di boom degli sbarchi e di nuove divisioni nella maggioranza sui clandestini

L´effetto-sanatoria moltiplica gli approdi sulle coste Italiane ?
«I numeri parlano di un leggero incremento, però non è colpa del miraggio di ottenere in qualche modo la regolarizzazione. Per quanto possa essere distorta la percezione che si ha della nuova legge nei paesi di smistamenti e di provenienza, non credo che questo sia un fattore decisivo. Più che sugli aumenti degli sbarchi occorre focalizzare l´attenzione sul radicale cambiamento delle rotte».

Come sono mutati i flussi d´immigrati?
«Prima approdavano soprattutto nel Salento, poi è stata la volta delle carrette del mare che passavano il canale di Suez. Ora l´emergenza riguarda la Sicilia, perché i clandestini arrivano dalla Tunisia e dalla Libia».

Cosa non funziona nel presidio del canale di Sicilia?
«Dipende molto dagli accordi bilaterali. Da quando l´Albania ha firmato l´intesa per il rimpatrio immediato gli arrivi illegali in Puglia sono diminuiti. Stesso discorso in Calabria grazie alla collaborazione delle autorità turche ed egiziane per Suez. Le rotte che ora ci preoccupano sono quelle tunisine e libiche».

Quali soluzioni prevede?
«Serve un decreto flussi per il 2002. Senza accordi circoscritti con la Tunisia e la Libia gli sbarchi continueranno».

La Lega è fermamente contraria.
«E´ un gravissimo errore. E´ meglio prendere mille tunisini regolarmente che vederne approdare 20 mila illegalmente. Magari di media entità, però un decreto flussi per quest´anno è indispensabile. Resta l´esigenza di mettere in contatto il mondo del lavoro con quello di coloro che arrivano in cerca di occupazione».


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