Amedeo La Mattina
LA MAGGIORANZA: I PROVVEDIMENTI «NON SONO GIUSTIFICATI»
Arresti choc, il Polo va all´attacco dei giudici
I Ds difendono le toghe, per la Margherita «bastava un avviso di garanzia»
ROMA
La maggioranza schierata con i poliziotti arrestati a Napoli, la sinistra - dai Ds ai no global - in difesa della magistratura, in mezzo la Margherita che si chiede se erano necessari quegli ordini di custodia cautelare. Questo lo schieramento nel campo della politica, all´indomani del clamoroso provvedimento giudiziario e della protesta dei colleghi degli arrestati. E la notizia - non è la prima volta, del resto - è la spaccatura del centrosinistra.
La Quercia considera «intollerabile» l´intromissione del governo e dei suoi massimi esponenti che hanno criticato i magistrati di Napoli. Bassolino accusa An: «Un atteggiamento grave, tutto teso a schierarsi in modo pregiudiziale con alcuni poliziotti inquisiti, a contrapporre l'uno contro l'altro due organi dello Stato come polizia e magistratura». Francesco Rutelli, invece, ritiene che un avviso di garanzia sarebbe stato più che sufficiente. Certo, sostiene Rutelli, occorre occorre avere fiducia nella magistratura. «Se ci sono stati atti di violenza e arbitrio, i responsabili devono risponderne. Ci auguriamo - aggiunge Rutelli - che lo stesso rigore valga per chiunque si sia reso responsabile di atti di violenza nelle strade di Napoli in quella occasione». E infine la stoccata: «E´ tuttavia legittimo chiedersi se fosse necessario procedere agli arresti ad un anno di distanza dagli avvenimenti, se non fosse sufficiente emettere avvisi di garanzia». Insomma, più di un dubbio da parte della Margherita.
Altro è il tono, nonchè la sostanza, della Quercia che prende posizione con una nota congiunta del segretario e dei due capigruppo, come a volere sottolineare la gravità del momento. «Comprendiamo - dicono Fassino, Violante e Angius - lo stato d'animo della polizia alla quale va tutta la nostra fiducia. Ma i diritti dei cittadini alla dignità, alla libertà e alla integrità personale sono intangibili ed è compito primario della Polizia garantirli e tutelarli rispettando le leggi in qualsiasi circostanza». Per cui «nessuno degli accusati può essere ritenuto colpevole e non è compito della politica emettere giudizi di responsabilità o di innocenza».
Durissimo Sergio Cofferati, nella versione politica, contro il centrodestra. Secondo il segretario della Cgil «non è accettabile che il lavoro dei magistrati venga condizionato da interventi fuori luogo della politica. Quanto è accaduto a Napoli è fonte di preoccupazione». Si tratta, aggiunge Cofferati, di difendere l'autonomia della magistratura. Su questa linea i Verdi e il Pdci. Scontato il giudizio di Rifondazione comunista, protagonista di quella manifestazione lo scorso anno. Un suo parlamentare, Giovanni Russo Spena che era in piazza quel 17 marzo, bolla l´atteggiamento di Fini, Gasparri e Scajola da «regime sudamericano».
Il fronte opposto non fa sconti. Francesco Cossiga si reca al Viminale per esprimere la sua solidarietà alle forze dell´ordine, e giustifica il clamoroso gesto dei poliziotti che si sono ammanettati. Anzi, se la stessa cosa succederà a Roma «andrò ad ammanettarmi anch'io». Di malessere parla il sottosegretario dell´Interno Mantovano, il quale non vuole «nè giustificare nè mostrare acquiescenza nei confronti di alcune manifestazioni» come quella dei poliziotti: «Però anche in questo caso bisognerebbe cogliere le ragioni di certi gesti di esasperazione». E´ An il partito che non ha dubbi sull´errore commesso dalla magistratura. Per il portavoce di An Landolfi sembrano mancare «i presupposti giuridici per l'emissione degli ordini di custodia cautelare»: «Solo chi gioca a fare l'indiano, finge di non capire che può montare legittimo risentimento in chi si vede recapitare un ordine di arresto invece di un encomio, dopo aver difeso lo Stato e i cittadini». Ignazio La Russa, presidente dei deputati di An, propone un collegio difensivo composto da parlamentari-avvocati per i poliziotti arrestati ieri a Napoli.
Stupito per l' arresto dei poliziotti il ministro della difesa Antonio Martino («è una cosa difficile da comprendere dopo tanto tempo»). Solidarietà alla Polizia anche dai capigruppo di Fi Schifani e Vito. Lasciateci lavorare in pace, è l´appello del presidente dell´Anm, Antonio Patrono: «Ritengo che sia gravemente dannoso assumere atteggiamenti di sospetto pregiudiziale ingiustificato nei confronti dei magistrati che si stanno occupando del caso. Anche perchè quanto più è delicata l'indagine tanto più è necessario che chi se ne occupa possa lavorare serenamente».
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