ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su LA STAMPA
(Sezione:  CRONACHE     Pag. 7  )
Giovedì 29 Agosto 2002

Giacomo Galeazzi


DATORE DI LAVORO E IMMIGRATO AVRANNO UNA RICEVUTA: «ECCO QUALI SONO LE REGOLE DA SEGUIRE»

 

Tutto esaurito per la sanatoria
Mezzo milione di clandestini da regolarizzare


 

ROMA Kit finiti e code alle poste, la sanatoria parte con il «tutto esaurito». Sono andate a ruba le buste con la modulistica per mettere in regola colf e badanti. In poche ore ne sono state distribuite 280 mila in 14 mila uffici postali. E´ scattato ieri il progetto Eli (Emersione lavoro immigrati) per la gestione delle richieste. La busta contiene moduli con le istruzioni, il bollettino e il cedolino assicurata. Secondo il Viminale, i clandestini da regolarizzare nella precedente sanatoria erano 250 mila, mentre stavolta dovrebbero superare il mezzo milione. Nonostante gli inviti del ministero dell´Interno a non fare ressa agli sportelli nel primo giorno utile per ritirare la modulistica, molti stranieri e datori di lavoro, soprattutto anziani, non hanno voluto attendere oltre. Per tutti gli altri ci sarà tempo, comunque, fino all´11 novembre per sanare la situazione di assistenti e collaboratori domestici clandestini e fino al 10 ottobre per i lavoratori dell´industria. Dalla Sicilia alla Lombardia, dunque, uffici postali assediati. Boom di richieste a Napoli, Palermo e Roma, dove i kit sono andati esauriti in poche ore. In numerose città i modelli disponibili si sono dimostrati insufficienti. Le Regioni in cui si è registrata la maggiore affluenza sono il Lazio (66 mila), Lombardia (54 mila), Piemonte (23 mila), Emilia Romagna (21 mila), Veneto (19 mila), Toscana (17 mila). Negli uffici postali più grandi le buste sono state consegnate una per una ai richiedenti, mentre in quelli periferici c´è chi si è accaparrato fino a una ventina di buste lasciate su un tavolino. Con la consegna alle poste della busta, contenente moduli compilati e bollettino di conto corrente pagato, sarà compiuto il primo passo verso l´emersione dalla clandestinità. Il datore di lavoro e l´immigrato riceveranno ciascuno una ricevuta per dimostrare che è in corso la sanatoria. Si tratta dei talloncini della raccomandata assicurata che dovranno essere conservati e, alla richiesta, esibiti. Su questi talloncini si legge lo stesso codice a barre che viene applicato sulla busta e che permetterà, in caso di bisogno, di individuarla velocemente. In questo modo il lavoratore straniero, se fermato dalle forze dell´ordine, non verrà espulso e il datore di lavoro non sarà soggetto alle sanzioni (fino a 5 mila euro) che la legge prevede per chi continuerà a dare lavoro a un clandestino dopo la sanatoria. Dalle poste i dati passeranno alle questure, dove si verificherà se l´immigrato ha precedenti penali. Dopo il via libera della questura, la prefettura procederà alla convocazione per la stipula del contratto e per il permesso di soggiorno, che varierà da un minimo di 9 mesi per gli stagionali a un massimo di due anni, per chi viene assunto a tempo indeterminato. Le buste azzurre per i lavoratori delle imprese si troveranno negli uffici postali dal 9 settembre: la distribuzione inizierà dopo l´approvazione del decreto legge previsto per i prossimi giorni. Non è necessario che sia il datore di lavoro a ritirare il kit, può essere lo stesso immigrato o una terza persona. Sarà poi la polizia a fare le verifiche sulle domande di emersione e, ottenuto il nulla osta della questura, sarà possibile firmare in prefettura i contratti di lavoro e ottenere i permessi di soggiorno. «Per il 2003 ci saranno le quote per gli ingressi regolari -annuncia il sottosegretario all´Interno Alfredo Mantovano -. Per il 2002 è allo studio un piccolo decreto quote: gli uffici sono già stati attivati anche in questa direzione». Il kit per la regolarizzazione di mezzo milione di colf e badanti è composto da una busta che contiene le istruzioni, compreso il bollettino da 330 Euro per la messa in regola dei lavoratori. Ma l´operazione è partita male, con un errore di stampa nella modulistica. Mancano i codici di riconoscimento di sei paesi: Danimarca, Libano, Romania, Repubblica Domenicana, Russia e Liberia. Per correggere la «svista» geografica e consentire la corretta compilazione dei moduli, agli sportelli sono stati distribuiti fogli supplementari con le esatte istruzioni. Intanto i sindacati reclamano l´allargamento della distribuzioni ad associazioni e altri enti. «Se il primo giorno migliaia di persone si mettono in fila per prendere il materiale necessario a presentare la domanda - sostiene la Uil - vuol dire che le poste da sole non riusciranno a rispondere a una simile richiesta». Il Viminale e le prefetture, quindi, devono «allargare il fronte di chi può d´essere d´aiuto in questa delicata fase della sanatoria», ossia i gruppi di volontariato laici e cattolici, i sindacati con i patronati e i loro uffici decentrati. Per evitare errori e doversi recare di nuovo alle poste, è preferibile compilare prima una fotocopia dei moduli. Per ogni dubbio o incertezza sarà a disposizione un «call center» presso il ministero del Lavoro, ma anche le associazioni di categoria e la Caritas si sono dette disponibili a fornire aiuto. Per i dubbi che dovessero nascere invece tra i funzionari delle prefetture e delle questure che dovranno controllare i moduli, sarà a disposizione una linea diretta con il Viminale.


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