TELESE (Benevento). «Sulla legge Cirami avete drammatizzato troppo». «È una legge che avvantaggia la criminalità e se non sarà ritirata sarà scontro duro». Michele Vietti, sottosegretario alla Giustizia, e Luciano Violante, capogruppo dei Ds alla Camera, danno vita ad un confronto-scontro in un dibattito sulla giustizia alla festa dell'Udeur di Telese. Assenti Virginio Rognoni e Gaetano Pecorella sul palco ci sono, insieme a loro, Antonio Caruso, presidente della commissione giustizia del Senato, Carlo Fucci, segretario della Anm, Claudio Castelli segretario di Magistratura democratica, e Cristina Matranga vicepresidente dell'Udeur.

Su un punto solamente sembrano tutti d'accordo, la «moratoria per i "provvedimenti-spot"» rilanciata anche dal sottosegretario Alfredo Mantovano di An per concentrarsi sulle grandi riforme di settore. Al punto che Luciano Violante dice a chiare lettere che se An e Ccd sono favorevoli, così come l'Ulivo, a questa moratoria «una maggioranza in Parlamento c'è. Ma se non è così si va ad uno scontro molto duro perchè quando si mette in crisi la convivenza sociale c'è poco da fare. Non possiamo andare avanti a far leggi per salvare Tizio o Caio, puntiamo su altre priorità e su cose che servono a tutti». Vietti però incalza l'opposizione: «va bene sospendere le iniziative spot, la Pittelli può tollerare un periodo di bagnomaria. Bisogna mettere mano a riforme di settore. Ma non drammatizzate ogni iniziativa giudiziaria che facciamo. Il Ddl Cirami si inserisce perfettamente nella riforma costituzionale sul giusto processo e sul giudice imparziale, tanto che l'Ulivo ha chiesto il suo esame anche in commissione affari costituzionali. Dunque si tratta di una legge che ha rilievo costituzionale». A Fucci che accusava il governo di essersi occupato solo di provvedimenti-spot Vietti replica: «Non è vero, abbiamo lavorato molto su riforme di settore come quella del diritto societario».