ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA STAMPA (Sezione: Pag. 10 ) |
Martedì 7 Settembre 2004 |
DOPO LE CRITICHE DI BRUTI LIBERATI AL DECRETO DI MODIFICA
Mantovano: l'Anm boicotta la Bossi-Fini
«L'Anm ha sempre qualcosa da dire» e «l'impressione è che ci sia una sorta di partito preso nei confronti della legge Bossi-Fini». Così il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, prima di intervenire alla Festa del tricolore di Mirabello, ha risposto all'Associazione nazionale magistrati che l'altro giorno aveva criticaato il decreto che modifica la Boss-Fini, assegnando ai giudici di pace la convalida delle espulsioni degli immigrati clandestini. Modifica resasi necessaria in seguito alla bocciatura della Consulta di parte della legge. «io sono certo - ha argomentato Mantovano che se, com'era in una impostazione antecendente di bozza del decreto legge, la competenza fosse stata affidata al giudice monocratico, l'Anm si sarebbe lamentata per l'aggravio di compiti. Mi attenderei da chi rappresenta la magistratura un atteggiamento che fughi i sospetti, che più volte sono stati avanzati, di voler sabotare la legge Bossi-Fini. Questo - ha precisato il sottosegretario - non è un discorso che riguarda la magistratura nel suo insieme, ma alcuni settori, soprattutto quelli più impegnati a ridosso di certe aree ideologiche». E - ha aggiunto Mantovano «nel momento in cui una parte consistente, all'incirca la metà, del lavoro della Ciorte Costituzionale è costituito dalle ordinanze di illegittimità della Bossi-Fini, la maggiorn parte delle quali poi vengono respinte, vuol dire che questi sospetti vengono alimentati. Se poi si cerca una soluzione di equilibrio e neanche questo va bene, allora quel sospetto diventa più di un sospetto» Il presidente dell'Anm, Edmondo Bruti Liberatio, aveva parlato di «uno sconvolgimento radicale del riparto di competenza tra maagistratura ordinaria e magisratura ordinaria».
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