ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 4 Aprile 2003 |
(a.b.)
Oreste De Napoli ammesso al programma speciale di protezione
Oreste De Napoli è stato ammesso al programma di protezione. La Commissione del ministero dell'Interno, presieduta da Alfredo Mantovano, ne ha dunque ufficializzato la veste di “pentito”. Sull'inserimento dell'ex picciotto della città vecchia nello speciale programma di assistenza e protezione accordato ai collaboratori di giustizia aveva espresso parere favorevole il pm antimafia Eugenio Facciolla della Dda di Catanzaro. De Napoli (difeso dall'avv. Giacomo Anelli), che ha dichiarato d'essere stato affiliato alla cosca di Psterno Calabro guidata da Carmine Chirillo, ha già deposto nel processo nato dall'operazione “Casablanca”. Non solo: dinanzi alla Corte d'appello di Catanzaro ha reso dichiarazioni nel processo “Campania” autoaccusandosi di una serie di tentate rapine compiute in Calabria e Campania. Il pentito, noto negli ambienti criminali come “Occhiu i vitru”, ha fornito indicazioni su una serie di episodi delittuosi avvenuti nell'area urbana negli ultimi tre anni. De Napoli, in particolare, ha parlato dell'omicidio del commerciante Giuseppe Giugliano e dell'ex rapinatore Angelo Aiello, entrambi avvenuti nell'area del centro storico. Per la magistratura inquirente potrebbe essere importante come testimone d'accusa perchè è in grado di descrivere dal basso le dinamiche criminali decise dalle cosche locali. De Napoli ha diffusamente parlato, per esempio, dell'attentato compiuto nel marzo del 2001 contro l'ex vicepresidente del Cosenza Calcio, Settimio Lorè.
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