ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD
(Sezione:         Pag.  )
Sabato 10 Aprile 2004

Gaetano Basilici

STATO D'ALLERTA “AL MASSIMO LIVELLO”

 Città d'arte blindate


 

ROMA – Il drammatico precipitare degli eventi in Irak, unitamente all'approssimarsi della domenica di Pasqua, ha fatto alzare al massimo livello lo stato di allerta in tutt'Italia. E l'allarme lanciato dal Sismi in relazione a un gruppo di estremisti islamici pronti a compiere a Roma un «attentato terroristico con uso di esplosivi» ha provocato fibrillazione in tutto l'apparato della prevenzione, anche se dal Viminale è giunta una secca smentita: in Italia non esistono cellule islamiche operative di al Qaida pronte a colpire in una data ben precisa. «Non risulta nessuno specifico segnale di imminenti attacchi terroristici in Italia» hanno sottolineato fonti del ministero dell'Interno. Le quali hanno precisato che l'informativa del Sismi – riportata ieri da alcuni quotidiani – su un possibile attentato a Roma era stata valutata più di dieci giorni fa e «non era stata ritenuta attendibile». Resta comunque il fatto che lo spazio aereo della capitale è stato vietato, come avvenne a Natale, agli aerei che volano a vista (ultraleggeri e simili), considerati estremamente pericolosi per un eventuale attentato dal cielo. E, proprio come a Natale, anche via della Conciliazione è off limits da mezzanotte alle 6 del mattino fino a martedì prossimo. Per maggior tranquillità, i tombini della strada che porta al Vaticano sono stati ispezionati e sigillati.

Piazza San Pietro e la vasta area circostante sono sorvegliate da mille appartenenti alle forze dell'ordine. Appena cinque i varchi per accedere alla Basilica, e tutti strettamente presidiati. Se Roma è blindata, le altre città non sono da meno. Controlli straordinari sono in atto dovunque: da Torino a Venezia, a Pisa, a Napoli, a Palermo, a tutte le città d'arte della penisola. Di Milano, Bologna e Firenze parliamo a parte. Insomma: dalle Alpi fino alla Sicilia le misure di sicurezza antiterrorismo sono state intensificate e portate al grado più alto. Lo ha confermato Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, precisando che alla vigilanza dei 13500 obiettivi sensibili presenti nel nostro Paese lavorano 19 mila uomini delle forze di polizia e 4 mila militari messi a disposizione dall'Esercito per la tutela di obiettivi fissi, a cominciare dagli aeroporti.


    

 

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