ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD (Sezione: Pag. ) |
domenica 12 dicembre 2004 |
Mauro Barletta decisione del tar del lazio
L'imam di Carmagnola può tornare revocato il provvedimento d'espulsione
TORINO – Un grazie ai giudici, un grazie alle «tante persone giuste che ci sono tra di voi» e la promessa che cercherà di convincere Osama bin Laden a non commettere attentati in Italia. Così Fall Mamour, l'imam di Carmagnola (Torino), ha accolto la notizia della revoca del provvedimento di espulsione. È stato il Tar del Lazio a stabilire che «il cittadino senegalese Fall Mamour», allontanato per iniziativa del Ministero dell'Interno nel novembre del 2003 dopo le sue continue prese di posizione sul terrorismo e sulla guerra in Irak, può rientrare – se lo desidera – nel territorio nazionale. Secondo i giudici amministrativi non meritava il cartellino rosso perché non aveva mai messo a repentaglio la sicurezza dell'ordine costituito. Le sue erano solo esternazioni «chiassose e plateali», rimaste nell'ambito delle «semplici manifestazioni di pensiero» e quindi tutelate dalla Costituzione e dal diritto internazionale. Non è mancata, nel provvedimento dei giudici, la bacchettata al Ministero, che sarebbe arrivato ad espellere Fall Mamour solo sulla base «di una serie di articoli di stampa». Da Dakar, dove vive insieme alla moglie di origine italiana, Barbara Farina, e ai cinque figli (all'ultimo, nato due mesi fa, è stato messo il nome Osama), Fall Mamour dice che «è stata fatta giustizia». «Dovete essere orgogliosi – spiega – di avere magistrati come questi. Io amo l'Italia, un paese che mi ha dato molto, e quando parlavo era solo per criticare la politica del governo, che la stava trascinando in una guerra estranea alla sua cultura. Ma adesso farò da tramite per evitare che Osama bin Laden faccia compiere delle azioni contro di lei». Per ora Fall Mamour non tornerà a Carmagnola, dove ieri, per protesta, una cinquantina di militanti della Lega e di Padania Cristiana hanno tenuto un presidio: «In Senegal sono più utile ai miei fratelli africani». Ma aggiunge di essere pronto a diffondere ancora una volta le sue opinioni nei dibattiti nelle trasmissioni tv. Il ministro dell'interno, Giuseppe Pisanu, dice di rispettare la sentenza del Tar ma di rimanere convinto della pericolosità dell'imam. La decisione dei giudici attira comunque le critiche di altri esponenti della maggioranza. Secondo il sottosegretario Alfredo Mantovano è la conferma che «certa magistratura è distante dalla realtà», mentre il leghista Mario Borghezio parla di «crimine» e Agostino Ghiglia (An) annuncia una interrogazione parlamentare per «evitare questo stupro della legge». Un messaggio di contenuto opposto arriva dall'avvocato che ha vinto il ricorso, Nicola Canestrini, per il quale si è trattato «della vittoria del diritto contro l'arroganza». E Score-Italy, la società di Dacia Valent che ha fatto propria la causa di Fall Mamour, prepara un'azione civile per un risarcimento dei danni: la somma richiesta si aggirerà attorno ai cinque milioni di euro. (domenica 12 dicembre 20
|
vedi i precedenti interventi |