ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL SUD (Sezione: Pag. ) |
Domenica 15 giugno 2003 |
Pisanu: varata la strategia di contrasto, “diminuiti” gli arrivi
Pronta la strategia di contrasto agli sbarchi di clandestini in Italia. Guardia di Finanza, Marina Militare e Capitanerie di Porto verranno coinvolte negli interventi con la sorveglianza e il pattugliamento delle acque nazionali e internazionali, mentre il coordinamento generale di tutte le forze in campo verrà affidato alla direzione centrale dell'immigrazione e della Polizia di frontiere. E' quanto è stato deciso ieri al termine del vertice organizzato al Viminale dal Ministro dell'interno e interamente dedicato all'immigrazione. Nel corso dell'incontro, spiega una nota del Viminale, «è stata sottolineata l'importanza del nuovo decreto, già perfezionato e in via di adozione, con il quale si disciplina il coordinamento degli interventi di contrasto a mare con la sorveglianza e il pattugliamento delle acque nazionali e internazionali, che vedranno rispettivamente impegnati i dispositivi aeronavali della Guardia di Finanza e della Marina Militare, con il concorso delle Capitanerie di Porto». Il coordinamento generale verrà affidato alla direzione centrale dell'immigrazione. «L'azione di Polizia di altomare -prosegue il Viminale- verrà così ad avvalersi di uno strumento indispensabile per completare l'attuazione della legge “Bossi-Fini”. La lotta al traffico di clandestini potrà inoltre trovare nuova forza con la ratifica dei documenti internazionali, come il protocollo aggiuntivo di Palermo sul crimine transnazionale che equipara la tratta di esseri umani col traffico di clandestini, aprendo nuovi spazi operativi». Al termine del vertice il Ministro dell'Interno ha sottolineato «l'efficacia dissuasiva degli strumenti approntati dalla legge “Fini-Bossi” con riguardo all'inchiesta di bandiera, al diritto di visita a bordo, al fermo e alla distruzione delle navi sospette e all'arresto dei trafficanti». Al vertice sull'immigrazione clandestina hanno partecipato il sottosegretario Alfredo Mantovano, il capo della polizia e i comandanti generali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, il capo di stato maggiore della Marina Militare, il comandante del corpo delle Capitanerie di porto, il capo del dipartimento delle Libertà Civili e dell'immigrazione. Nel corso della riunione - si legge in una nota - è stata effettuata una ampia e approfondita disamina del fenomeno che, negli ultimi tempi, ha dato segni di ripresa, favorita da un generale miglioramento delle condizioni meteomarine. Comunque, per quanto riguarda gli sbarchi, secondo il Viminale, il raffronto numerico con gli anni precedenti resta positivo e consente di registrare una riduzione sensibile degli arrivi di clandestini. Infatti, dal primo gennaio all'11 giugno 2003 sono sbarcati clandestinamente in italia 5.269 immigrati, a fronte dei 10.399 dello stesso periodo del 2002 (con un decremento del 49,3%). Il ministero dell'Interno ha reso noto che durante il vertice è stata riesaminata, in particolare, la situazione di Lampedusa, dove si è concentrato il numero più consistente di arrivi a fronte di una limitata ricettività dell'isola che potrà essere, se necessario, anche potenziata con il concorso della protezione civile. Secondo la parlamentare dei Ds :Livia Turco sarebbe bene che il Governo non insistesse più sulla Fini-Bossi perché è già fallita. «Il Ministro Bossi - sostiene la Turco - è davvero patetico. I clandestini continuano a sbarcare e lui pensa di risolvere il fallimento totale della sua legge con il varo del regolamento attuativo della medesima. Conferma così, ancora una volta, di non conoscere la materia perchè le norme sulle espulsioni della Bossi-Fini sono entrate subito in vigore. E sono proprio queste, in modo particolare, a dimostrare il loro fallimento». Secondo dati ufficiali, 62.500 stranieri, pur avendo un decreto di espulsione si trovano nel nostro paese.
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