ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD (Sezione: Pag. |
Martedì 2 marzo 2004 |
Giuseppe Monaco
Giardini Naxos Convegno giovedì e 10 marzo
Racket e usura GIARADINI NAXOS - Per due giorni, giovedì 4 e mercoledì 10 mazrzo. Giardini Naxos si interrogherà ed interrogherà politici e forze dell'ordine su un tema di scottante attualità e drammaticità: lotta al racket, la criminalità organizzata. Protagonista l'Associazione Commercianti Valle dell'Ancantaara aderente alla Fai, - Federazione antiracket e antiusura italiana - e l'Isstituto tecnico Commerciale di Taormina. La settimana di dibattito inizierà a cineteatro comunale con una manifestazione pubblica dal titolo «COntr il racket per lo sviluippo dell'economia» e si concluderà a Roma dove gli studenti dell'ITC presenteranno alla Commissione antimafia un documeto sulla situazione nel comprensorio giardinese. A coordinare le due iniziative la presidente dell' AcVA, Lucia Brandi. «Saranno momenti di grande valore sociale che serviranno a metere in evidenza fenomeni che ci interessano tutti» dice la Brandi. All'incontro di Giardini Naxos sarà presente l'onorevole Alfredo MAntovano sottosegretario agli Interni che ha l'incarico di seguire il fenomeno del racket. All'incontro, previsto alle 15,30, parteciperanno Carlo Ferrigno, commissario straordinario del Govberno per il coordinmento delle iniziative antiracket e antiusura, Lino Busà e Tano Grasso, rispettivamente presidente e presidente onorario del Fai. Il documento che gli studenti dell'UTC "Salvatore Pugliatti" di Taormina consegneranno all'Antimafia, è una lucida analisi del problema, un dossier tramite il hanno inteso evidenziare lo stato d'animo di un intera comunità. «Il nostro - scrivono gli studenti . è un territorio non tradizionalmente mafioso. Conduciamo una vita tranquilla. Ma è solo una tranquillità apparente. I fatti di sangue che a volte si registrano e la stessa tipologia di reato a cui si possono ascrivere, infatti, ci fasnno capire come la criminalità òorganizzata sia operante, anche qui in mezzo a noi. A riprova di ciò, si può citare la maxiretata eseguita dalla Polizia di Stato lo scorso 20 gennaio, quando sono finiti in carcere 47 persone accusate di estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti, usura. Si tratta di malavitosi che operavano nel nostro territorio». Da evidenziare un altro passaggio del documento. «Le forze dell'ordine confermano che nei nostri paesi la criminalità si sta riorganizzando. Sotto pressione sono gli imprenditori e i liberi professionisti». Gli studenti, in pratica, mettono anudo questioni delle quali si parla da tempo. Discutono di racket definedolo «lo strumento tramite il quale la mafia esprime la propria sovranità sul territorio». L'usura, invece, viene indicata come «un fenomeno subdolo, assai diffuso ma per il quale le denunce alla forze di polizia sono poche perchè le vittime hanno paura e si vergognano, perchè si considerano perseguitate, perchè hanno fallito sul pinao sociale». Altro dato inquietante contenuto nel dossier: secondo le ricerche degli studenti «a Giardini Naxos, su 450 titolari di licenze commerciali, poco meno di 100 sono gli iscritti all'Associazione antiracket». Pochissime le adesioni, meno di 20, invece a Taormina, dove le licenze sono oltre 750. Gli studenti, inoltre a proposito di estorsioni, denunciano che «il fenomeno, dopo la grnde visibilità avuta negli anni '90 tendeì, inesorabilmente, ad essere occultato».
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