ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL SUD (Sezione: Cronache Siciliane Pag. ) |
Venerdì 5 Settembre 2003 |
Immigrazione Urgente il centro di Lampedusa
Quello che è stato progettato e attende di essere realizzato a Lampedusa «non è un centro di permanenza temporanea (che può trattenere il clandestino fino a 60 giorni), ma un centro di prima accoglienza, che prevede la sosta per un tempo massimo di due o tre giorni, per poi trovare adeguata collocazione altrove». Così il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano interviene per fare chiarezza sulla vicenda che da giorni vede l'isola in subbuglio. «Chi giunge a Lampedusa su un gommone o su una carretta del mare deve restarvi per il tempo necessario a essere rifocillato (spesso si tratta di donne o bambini che sono stati in mare per più giorni), e poi viene trasferito altrove». Dunque, secondo il sottosegretario «questa è la logica che ha portato a progettare un nuovo centro e a individuarne la localizzazione in un'area lontana dalle aree turistiche e dai centri abitati, interna all'isola, tale da garantire una migliore funzionalità». Mantovano spiega anche che"la situazione degli sbarchi, è diventata particolarmente grave, e ha determinato un notevole incremento dell'afflusso sull'isola, fra la fine del 2002 e l'inizio del 2003, a seguito del mutamento delle rotte degli 'scafistì, e dei successi della collaborazione internazionale con l'Albania, con la Turchia e con l'Egitto». Per contrastare il fenomeno «il governo è intervenuto anzitutto intensificando i contatti con la Libia e con la Tunisia, a livello tecnico e a livello politico, ottenendo il risultato di ridurre drasticamente gli arrivi nel corso dell'estate, nonostante le ottime condizioni del mare». Posto che sarà intensificata quella collaborazione internazionale che ha iniziato a dare buoni frutti, chi contesta il nuovo centro deve essere consapevole che l'alternativa è la problematica gestione del centro esistente, vicino all'aeroporto, o la libera circolazione dei clandestini.
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