ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL TEMPO
(Sezione:        Pag.     )
Sabato 11 ottobre 2003

 

 

Il Polo: vietare ai minori i videogiochi violenti


 

ROMA — La vendita dei videogiochi violenti e diseducativi deve essere vietata ai minori. La sollecitazione arriva dall’«azzurra» Maria Burani, presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia, dopo la denuncia di The Ageing Society Osservatorio della terza età (Ote) che senza mezzi termini sostiene che i videogiochi sono «una vera e propria scuola del crimine, dove si stimola a rubare auto, pagare una prostituta, avere con lei un rapporto sessuale, e poi ammazzarla per riprendersi i soldi». L’associazione, inoltre, sottolinea anche una carenza tutta italiana e cioè che «nessuna legge vieta in Italia l'acquisto di prodotti simili da parte dei minorenni».

«Interveniamo subito - dice la parlamentare di FI - per vietare la vendita ai minorenni di videogiochi violenti, a sfondo sessuale e comunque diseducativi per la crescita dei ragazzi. Sono giochi violenti e di cattivo gusto. Inoltre sarebbe opportuno che sulle confezioni di questi giochi fosse scritto in maniera chiara che sono vietati ai minorenni, così che i rivenditori ci penserebbero due volte prima di venderli a bambini di 12 o 14 anni. Attualmente sulle confezioni c'è scritto soltanto un equivoco "ok18+". C'è bisogno di qualcosa di più incisivo».

La Burani comunque s’appella anche ai genitori affinchè non diano soldi ai figli per acquistare questi giochi, e comunque contrinno di più i figli nelle attività ludiche. Secondo Burani Procaccini, che mette in risalto «la pericolosità sulla psiche di una bambino che per più volte al giorno è bombardato da violenze e comportamenti contrari alle leggi», è comunque «necessario un intervento delle istituzioni per fermare un fenomeno, quello dei videogiochi diseducativi, sempre più frequente».

Per il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che invita i genitori ad evitare ai figli i giochi violenti e diseducativi, «contenuti di questo tipo non possono essere tollerati dalle leggi vigenti e ove mai esista un vuoto legislativo bisogna porre norme più drastiche». Secondo il sottosegretario dell’Interno Alfredo Mantovano, è fondamentale il «ruolo della famiglia che deve essere una barriera tra questi messaggi e i minori».


    

 

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