ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL TEMPO
(Sezione:        Pag.     )
Sabato 14 Maggio 2005

F. D. O.

 

  

 Ruini ad An: «Fate sentire la vostra voce»

Si lavora a un documento per recuperare i cattolici di destra. Martedì il vertice del partito

Pressing della Cei per evitare che l’uscita di Fini abbia un effetto «deflagrante» sui referendum relativi alla fecondazione


 

«ABBIAMO buttato al vento trent’anni di rapporti con il mondo cattolico», dice sconsolato un colonnello di Alleanza nazionale. La presa di posizione di Gianfranco Fini a favore di tre sì, mentre la maggioranza del partito si era espressa per l’astensione o per il no, ha colto di sorpresa soprattutto l’Oltretevere. Da dove è partita un’offensiva a tutti i big del partito affinché escano allo scoperto. Per esempio, Maurizio Gasparri ha rilasciato una lunga intervista a Avvenire, il quotidiano della Cei, per dire chiaramente: «Rispetto Fini, ma io ai referendum non andò a votare; siamo un punto di riferimento di molti cattolici, vedremo nel medio periodo se la decisione del nostro leader di andare a votare avrà un contraccolpo». La sortita di Fini, è la preoccupazione manifestata, può essere determinante al raggiungimento del quorum sui quattro referendum di giugno e dunque alla vittoria del sì, visto che praticamente tutti quelli del no non andranno a votare. Proprio per questo persino un finiano super doc come Alfredo Mantovano è arrivato a criticare anche aspramente il suo leader: Fini sbaglia nel merito e la sua posizione non lo aiuterà nemmeno verso la guida di un «rassemblement» laico a cui, secondo gli analisti politici, egli aspirerebbe con questo nuovo strappo. Un altro fondatore di An come Gaetano Rebecchini si è dimesso dalla consulta cattolica del partito.

Altri si apprestano ad uscire da Alleanza Nazionale. Tra questi viene indicato anche Publio Fiori, il quale non conferma e non smentisce: «È una voce», dice sibillino. E aggiunge: «La fine dell’unità dei cattolici in politica non significa che ci dobbiamo arrendere alla babilonia, a questo neo illuminismo. L’uscita di Fini sortirà degli effetti, a questo punto si è completamente concluso il percorso iniziato a Fiuggi». Si prova a ricucire. Fini non torna indietro e avverte: «I miei interlocutori, che mi apprezzino o meno, sono abituati a prese di posizione molto determinate. Ricordate tutte le critiche che ho ricevuto, proprio come oggi, sul voto amministrativo agli immigrati o sulla ferma condanna dell’orrore dell’Olocausto a Gerusalemme? Si tratta di tutti temi trasversali su cui ricevo critiche trasversali». Per martedì è stato convocato un ufficio di presidenza di An. Alcuni colonnelli stanno lavorando a un documento da sottoporre a Fini. Il leader in pratica dovrebbe pubblicamente affermare che prende atto che la maggioranza del partito è schierata per l’astensione. Il timore infatti è di erodere ancora il proprio elettorato, scoprendo l’ala cattolica. Sulla quale già si è tuffata Alessandra Mussolini, la quale ha annunciato che non adrà a votare.


    

 

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