ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL TEMPO
(Sezione:    Pag.    )
Mercoledì 18 Settembre 2002

di GIANNI DI CAPUA

Intesa solo parziale nel vertice della maggioranza al Senato. Oggi scadono i termini per presentare gli emendamenti

Immigrazione, Lega sulla «linea del Piave»
Il Carroccio ha detto «no» alla possibilità di consentire di fare ricorso a chi ha avuto il foglio di via


 


RESTA lo scontro sull’immigrazione nella maggioranza. La Lega Nord ha fatto saltare l’intesa anche se sia per il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa, sia per quello di Forza Italia al Senato Renato Schifani, sono stati fatti comunque passi avanti. Ma il vertice del centrodestra, che si è svolto al Senato negli uffici di Forza Italia, non è riuscito ieri a mettere d’accordo tutti i partiti della Casa delle libertà. È stato raggiunto solo un accordo parziale, sulla necessità di impedire la regolarizzazione per gli immigrati clandestini che abbiano commesso reati o che, accompagnati alla frontiera, siano illegalmente rientrati in Italia.

La mediazione su cui ha lavorato An insieme al ministro Giovanardi, prevedeva di allargare la sanatoria a quei clandestini che avessero ricevuto il foglio di via. Il meccanismo individuato stabiliva la possibilità per gli immigrati desiderosi di regolarizzarsi di fare ricorso al prefetto, che in base ad alcuni criteri avrebbe avuto la possibilità di revocare il foglio di via consentendo così la messa in regola.

Ma la Lega Nord si è impuntata: per questa categoria di lavoratori il partito del Carroccio ha chiesto fino alla fine un tetto massimo da non superare. È stata fatta la cifra di 30 mila immigrati irregolari (con in tasca un foglio di via) da poter mettere in regola. Nella riunione di ieri pomeriggio, durata circa due ore e mezzo, l’Udc ha insistito fino alla fine per superare le obiezioni della Lega. Ma i rappresentanti del Carroccio (era presente anche il ministro del Welfare Maroni) sono stati inflessibili.

E così, oggi, c’è il rischio che quando scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti in commissione, la Casa delle libertà si presenti divisa all’appuntamento. È stato lo stesso capogruppo di An alla Camera, La Russa, ad ammettere che la Lega potrebbe oggi presentare un proprio emendamento, nel quale proporre la fissazione di un tetto massimo per la regolarizzazione dei clandestini muniti di foglio di via. Che si sono fatti «passi in avanti e c’è un’ampia convergenza su un ipotesi di accordo», è stato invece sottolineato dal capogruppo di Forza Italia al Senato Schifani al termine del vertice. Schifani ha aggiunto che da parte della Lega ci sono ancora riserve, ma si è detto fiducioso sul raggiungimento di un accordo. «Chi lavora — ha affermato — ha diritto alla regolarizzazione: sono ottimista».

Il contrasto che si è cristallizzato ieri sera, peraltro, vede la Lega in minoranza. Come sarebbero andate a finire le cose in parte lo si era intuito già ieri mattina, di fronte alle dichiarazioni del vice premier Gianfranco Fini, che aveva definito «inaccettabili» gli attacchi leghisti ai vescovi e alla Chiesa sul tema dell’immigrazione. An si è spesa molto per raggiungere un’intesa: oltre ai capigruppo La Russa e Nania, si è mosso anche il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Ma la diplomazia di An non è riuscita a smussare i toni duri della Lega Nord, che è rimasta fino in fondo sulle proprie posizioni. Anche se, prima della riunione, il ministro Maroni aveva detto di essere pronto a discutere. Intanto, si apprende che i termini per la proroga della regolarizzazione di lavoratori extracomunitari saranno con ogni probabilità prorogati. Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi al termine della riunione tra i capigruppo della maggioranza alla Camera e al Senato ed il governo sull’immigrazione. La proroga si renderebbe necessaria dopo le modifiche al decreto del governo in discussione a palazzo Madama. Attualmente il termine per la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari nelle imprese è fissato al 10 di ottobre, mentre quello per colf e badanti al 10 novembre.


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