ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL TEMPPO
(Sezione: POLITICA     Pag.   )
Martedì 27 Agosto 2002

di ELVIO SARROCCO


 

Sull’immigrazione Bossi punta i piedi
Al Consiglio dei ministri di venerdì il decreto legge sulla sanatoria per i lavoratori in nero
Il leader della Lega aspetta di vedere quanti clandestini verranno regolarizzati prima di discutere su arrivi di nuovi flussi


 

STA per partire la sanatoria per gli immigrati clandestini e nuove polemiche si affacciano all'orizzonte. Si vocifera di un nuovo decreto sui flussi migratori che sarebbe allo studio e che dovrebbe consentire l'ingresso in Italia entro la fine dell'anno di altri 20 mila extracomunitari regolari. L'anno scorso furono 83 mila gli stranieri arrivati nel nostro paese.

A quanto pare a sollecitare il provvedimento sarebbero state le ambasciate italiane in Paesi come l'Albania, la Tunisia, il Marocco. Alcuni esponenti della maggioranza sarebbero favorevoli a questa ipotesi, ma altri (tra questi la Lega) invece contrari. Ma c'è molto scetticismo sulla possibilità che si possa arrivare al varo del decreto legge. Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha precisato che finora «non c'è nulla di definito né di programmato» in questo senso. E poi, ha fatto osservare, per predisporre un decreto del genere ci vogliono almeno tre mesi e si arriverebbe a fissare a novembre le quote dei flussi relative all'anno che sta per finire.

Fonti vicine a Bossi, inoltre, hanno fatto capire che prima di consentire nuovi arrivi di extracomunitari bisogna verificare quanti clandestini saranno regolarizzati. Sono invece 15 mila i clandestini entrati in Italia da gennaio ad agosto, duemila in meno rispetto allo stesso periodo del 2000. È risultato ridotto il flusso dall'Albania. Ora i clandestini arrivano soprattutto dal Nord Africa e sbarcano a Pantelleria e Lampedusa. Anche per i lavoratori extracomunitari in nero è intanto in arrivo la sanatoria. Un decreto legge sarà approvato in un prossimo Consiglio dei ministri (30 agosto o 6 settembre) in modo da entrare in vigore il 9 settembre, contestualmente alla legge Bossi-Fini sull'immigrazione che prevede la sanatoria per colf e badanti extracomunitari. Il decreto, che riguarderà tutti gli extracomunitari che lavorano in nero come operai, braccianti, nelle aziende industriali, agricole e commerciali, sarà l'ultimo atto che porterà alla prossima legalizzazione di un gran numero di immigrati clandestini.

Il provvedimento che sarà approvato dal Consiglio dei ministri prevederà, nelle linee generali, un ulteriore slittamento della proroga del sommerso, l'obbligo per i datori di lavoro che hanno alle loro dipendenze immigrati di sanare le posizioni irregolari pagando una somma forfettaria pari a 800 euro per il mancato versamento dei contributi. L'entrata in vigore della legge Bossi-Fini e del decreto per gli extracomunitari che lavorano in nero nelle aziende italiane è ritenuta molto importante dai promotori delle nuove norme, soprattutto dalla Lega. Bossi si è detto certo che la legge sarà attuata dal governo «nel migliore dei modi» e che il ministro per l'economia Tremonti non farà venir meno i soldi che occorrono «altrimenti questa legge diventerebbe un boomerang».

Intanto sul fronte degli sbarchi continua la polemica sui pescherecci italiani che giorni non avevano preso a bordo, in alto mare, alcuni immigrati clandestini. «Fino a questo momento, non vi sono pescatori indagati», ha detto il procuratore capo di Palermo, Ignazio de Francisci, replicando alle notizie sui pescatori del «Buon oriente» di Porto Empedocle, che qualche giorno fa si rifiutarono di soccorrere una carretta del mare colma di disperati.


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