REGGE l’accordo a tre interno ad alleanza nazionale. tre correnti, tre vicepresidneti e un organigramma, appena varato, rigorosamente diviso per tre. Salvo rare eccezioni. I vice presidenti di Alleanza Nazionale, Ignazio La Russa, Altero Matteoli e Gianni Alemanno, hanno varato il nuovo organigramma del partito. È stato nominato il nuovo esecutivo politico nazionale e, nel suo ambito, è stato costituito un ufficio di presidenza con il compito di coadiuvare operativamente i tre vice presidenti.

Dell’ufficio di presidenza, sotto la guida dei tre vice presidenti, fanno parte: Carmelo Briguglio, Italo Bocchino, Giovanni Collino e Mario Landolfi. L’esecutivo nazionale risulta così composto: Maurizio Gasparri, Mirko Tremaglia, Francesco Storace, Pasquale Viespoli (capo dipartimento Economico-sociale), Alfredo Mantovano (capo dipartimento Problemi dello Stato), Carmelo Briguglio (capo segreteria politica), Italo Bocchino (capo dipartimento Organizzazione), Giovanni Collino (capo dipartimento Enti Locali), Mario Landolfi (capo Dipartimento Immagine e comunicazione), Mario Baldassarri, Giampiero Cannella, Edmondo Cirielli, Publio Fiori, Tommaso Foti, Ugo Martinat, Roberto Menia, Enzo Nespoli, Fabio Rampelli, Salvatore Ronghi, Giuseppe Scopelliti, Gustavo Selva, Nino Sospiri, Adolfo Urso, e, in ragione del loro incarico, Domenico Fisichella, Roberta Angelilli, Giorgia Meloni, Cristiana Muscardini, Domenico Nania, Franco Pontone, confermato segretario nazionale amministrativo. Sono stati infine esaminati e definiti i vertici dei restanti dipartimenti in cui è articolata la struttura del partito.

I tre vice presidenti hanno subito riunito l'ufficio di presidenza. Scompare in questo modo il ruolo del portavoce, che era stato affidato ad inizio legislatura a Mario Landolfi. Mentre potrrebbe essere istituita una nuova figura, quella del responsabile alle Risorse Umane, affidato a Donato La Morte, fedelissimo di Gianfranco Fini. Destra protagonista di Gasparri e La Russa, Nuova alleanza di Matteoli e Urso e Destra sociale di Alemanno e storace, dunque, sembrano governare il partito in pieno accordo.