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ROMA — Bambini che ti tendono il bicchiere vuoto della coca-cola mentre il papà strimpella da un vagone all’altro del metrò; ragazzini tutti sporchi che si allungano fino al parabrezza delle auto, e ancora bambini rom che cercano in tutti i modi di appiopparti una rosa la sera lungo le vie del centro o, peggio di sfilarti il portafogli. Tutti minori, spesso alla ribalta della cronaca dei giornali, ogni giorno in strada sotto la minaccia degli adulti che li sfruttano.

Sono 477 le persone denunciate lo scorso anno aver costretto minori a mendicare e 22 quelle arrestate tra il 30 ottobre e il 15 dicembre 2003 – secondo i dati forniti dal Sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano il 26 febbraio, nel corso di un’interpellanza alla Camera dell’On. Maria Burani Procaccini.

La turpe classifica dell’accattonaggio minorile vede come capofila la Lombardia (102 persone denunciate), la Campania (70), il Lazio (57), il Veneto (35), l'Emilia Romagna (32) e la Liguria (30). La criminalità organizzata allunga i suoi tentacoli sugli under 14 non solo per la questua, ma arruola le nuove leve per furti, scippi e spaccio di droga. «L’Amministrazione dell'Interno - secondo Mantovano - ha seguito ogni forma di sfruttamento con attività di contrasto, ma la complessità delle cause sottostanti al fenomeno e la difficoltà di acquisire informazioni certe sui singoli casi hanno limitato l'efficacia dell'azione». Nella capitale da un anno c’è il «Centro di accoglienza alla mendicità minorile» e un centralino - 06/61532567 dalle ore 9.00 alle ore 18.00 – per le segnalazioni dei cittadini e l’attivazione della Polizia Municipale e delle Forze dell’Ordine. Il Centro ha contattato 260 minori accogliendone 123, in gran parte rumeni (80%), della ex Jugoslavia (19%) e per la maggioranza maschi (58%). L’emergenza accattonaggio minorile è stata lanciata un anno fa dall’Osservatorio sul Lavoro Minorile che ha ricevuto, attraverso il proprio numero verde (800.900.904), l’87% di segnalazioni.